Nomine Comune, cambia il sistema. I saggi conteranno di meno. Inside

di Fabio Massa

Cambierà tutto, nel sistema dei saggi. Almeno così si vocifera a Palazzo Marino, dopo l'articolo di Affaritaliani.it Milano (QUI) e, più recentemente, a quello di Lettera 43, con firma Da Rold e Rinaldi (QUI). Troppa confusione, troppe pressioni, nomi stoppati. Anche eccellenti. Come quello di un importantissimo manager, ex amministratore delegato di una multinazionale letteralmente colossale (nel senso di brand) dell'informatica. Ritenuto non idoneo dai saggi per il cda di Atm.

Roba da far impallidire prima di tutto il sindaco, che essendo un manager, molti di quei nomi li conosceva personalmente e ne stimava il valore. Secondo alcuni, certi nomi li avrebbe addirittura voluti lui. Salvo poi vederseli bocciati da una commissione presieduta dall'head hunter di Egon Zhender Gavazzi. Insomma, un caos infernale che ha portato prima di tutto - pare - a una presa di posizione del sindaco sull'immediato (con conseguente riapertura del bando per i revisori e parziale rianalisi dei nomi), e a un progetto sul periodo più lungo di cambiamento radicale.

Prima di tutto, secondo rumors, non saranno più i saggi a definire l'idoneità o l'inidoneità puramente dalle proprie valutazioni. Ovvero: le valutazioni dovranno essere oggettive (presenza di requisiti, etc), quasi notarili. E poi dovranno avere, a fianco, delle note che possano indicare quelli più adatti, senza però escluderli d'imperio così come è stato fatto. L'altra vicenda, che verrà pesantemente analizzata anche nella commissione Partecipate che è stata convocata da De Pasquale sull'argomento, sarà la commistione tra affari privati dei saggi e loro ruolo pubblico. Anche da questo punto di vista l'ente dovrebbe procedere alla richiesta di sacrificare parte degli interessi privati per il bene pubblico, almeno nel periodo in cui i saggi operano per Palazzo Marino. Altrimenti - come in questo caso - i pasticcio potrebbero essere dietro l'angolo.

@FabioAMassa
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