Non è un Paese per vecchi/ Pietro Tatarella (Forza Italia)
Pietro Tatarella, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Milano
E’ un Paese per vecchi oppure no, questa Milano? A vederla, si direbbe una città in risveglio. Ma la politica? Ancora ancorata a vecchie logiche? E come vivono la candidatura e la città quei candidati nati tra il 1980 e il 1995? Affaritaliani.it lo ha chiesto a dieci di loro. Dopo Pierfrancesco Maran (QUI) è la volta di Pietro Tatarella, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Milano. La classe? Ovviamente… 1983.
-1- Che cosa hanno in meno i giovani rispetto agli “esperti” nella politica di oggi?
Nel mio caso direi nulla. Trentadue anni di età mi consentono di presentarmi ancora come “giovane”, ma rivendico i miei dieci anni di esperienza amministrativa: cinque da consigliere di zona 7, e altri cinque in Consiglio Comunale.
-2- Due cose che differenziano i candidati giovani da quelli più navigati.
Entusiasmo e forte spinta ideale.
-3- Dove vai a festeggiare se vinci?
In comitato elettorale, con tutte le persone che mi stanno aiutando
-4- Agli amici come fai a spiegare che… “faccio il politico?”
Non dico mai “faccio il politico”, ma dico che oltre a lavorare sono impegnato come consigliere comunale. I “politici” sono altri…
-5- Come fai a spiegare alla fidanzata che non puoi uscire a cena perché hai il bilancio?
Ormai devo spiegarlo a mia moglie, comunque ormai è abituata.
-6- Ti piace il Parco della Vetra recintato?
Mi piace molto, perché la sicurezza e il rispetto per i residenti sono mie priorità
-7- Sei mai andato in un parco di Milano a farti una canna?
Nei parchi sono sempre andato a giocare a calcio.
-8- Ti piacciono i graffiti? Che cosa ne pensi dei writer?
Mi piacciono molto, ma bisogna distinguere tra graffiti e tags. I primi sono una forma d’arte, mentre i secondi sono atti di vandalismo.
-9- Vivi da solo o coi tuoi?
Con mia moglie Miriam, mio figlio Enea e la quattro zampe di casa, Hermione.
-10- Fare il consigliere comunale è una pratica praticamente gratuita, se vieni eletto come guadagnerai abbastanza per vivere? Chiederai a mamma e papà?
Ho sempre lavorato e continuerò a farlo.
-11- Rispetto ai colleghi più anziani della tua parte politica, su cosa non sei d’accordo con loro? E se sei d’accordo su tutto: allora non conviene votare il più vecchio - che rispetto a te è più esperto?
Vale quello che ho detto all’inizio. Aggiungerei però che mi candido per Milano…
-12- A Milano i bar chiudono alle 2. Una cosa che non succede a Parigi, Berlino, New York e nemmeno più a Londra. Che senso ha questo divieto - che limita nei fatti un’attività commerciale?
Milano, dopo le due di notte, ha poca offerta per il divertimento. In alcune zone della città potremmo provare a togliere il divieto.
-13- Test di milanesità: sei mai stato all’ossario di San Bernardino? E alla chiesa di San Satiro? E nella cripta di piazza San Sepolcro? E nella chiesa di Sant’Anastasio?
In tutti, tranne che nella piazza di San Sepolcro e nella chiesa di Sant’Anastasio. Ma dopotutto sono ancora giovane, il tempo per farlo non mi mancherà di certo…
(NDR: La chiesa di Sant’Anastasio? Non esiste…)