Milano

Nuova Biblioteca di Milano: storia, progetto, costi e tempi di realizzazione

Il progetto della Beic, Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, per la cui aggiudicazione sono stati chiesti i domiciliari per Boeri e Zucchi, è stato presentato nel 2022. Uno spazio innovativo in Porta Vittoria grazie ai 101 milioni del Pnrr

di redazione

Nuova Biblioteca di Milano: storia, progetto, costi e tempi di realizzazione

Un progetto ambizioso e che punta a trasformare il concetto tradizionale di biblioteca, dotando Milano di una struttura inedita e innovativa. Questa è la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, oggi al centro dell'ennesimo e forse più eclatante terremoto nell'urbanistica milanese, con la richiesta della procura di Milano degli arresti domiciliari per archistar come Stefano Boeri e Cino Zucchi. Ma cosa dovrebbe essere nel dettaglio la Beic e quale è la sua storia?

L’idea di una biblioteca europea a Milano risale al 1999. L'obiettivo è di superare i limiti della storica Biblioteca Sormani. Ma il progetto ha incontrato numerosi ostacoli nel corso degli anni. La prima idea, firmata da Peter Wilson, venne abbandonata nel 2008 per mancanza di fondi. Dopo un lungo periodo di attesa, nel 2021, la BEIC è stata ripensata, nel pieno del rinascimento urbanistico milanese oggi colpito alle fondamenta da inchieste in serie.

Il concorso internazionale per la Beic di Milano

Il concorso internazionale per il progetto, indetto nel 2022, ha ricevuto 44 proposte, valutate dalla Commissione giudicatrice presieduta da Stefano Boeri, membro rappresentante della Fondazione BEIC. La Commissione ha incluso Jocelyn Helen Froimovich Hes (Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano), Rosa Maiello e Cino Zucchi (Comune di Milano), e Jhionny Pellicciotta (Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano).

Milan: la nuova Beic
 

Il progetto vincitore, presentato ufficialmente a Palazzo Marino l’11 luglio 2022, nasce dalla visione del raggruppamento italiano capitanato da Onsitestudio e composto dai progettisti Angelo Raffaele Lunati (capogruppo), Giancarlo Floridi, Pier Paolo Tamburelli, Andrea Zanderigo, Giacomo Summa (Baukuh), Francesca Benedetto (Yellow office), Luca Gallizioli (Onsitestudio), Manuela Fantini (SCE projects), Marcello Cerea (Starching), Davide Masserini (Ab-normal), Antonio Danesi (Stain), con il contributo dei consulenti Silvestre Mistretta e Giuseppe Zaffino (Greenwich), Fabrizio Pignoloni (Dot-dot-dot) e la collaborazione di Florencia Collo (Atmos lab). "Il progetto – erano state le motivazioni della Commissione giudicatrice – risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista".

Finanziata con oltre 101 milioni di euro nell’ambito del PNRR, la biblioteca dovrebbe essere conclusa entro il 2026. Una volta completata, la BEIC sostituirà la Biblioteca Sormani come polo centrale del sistema bibliotecario milanese,

Nuova Beic: 13mila metri quadri in Porta Vittoria

La nuova BEIC sorgerà su un’area dismessa di circa 13mila metri quadrati tra viale Molise e via Cervignano, nei pressi della fermata del passante ferroviario di Porta Vittoria e della stazione Dateo della linea M4. Questo spazio, attualmente inutilizzato, si trasformerà in un moderno polo culturale integrato con un grande parco pubblico di 30mila metri quadrati. L’edificio principale, che occuperà una superficie complessiva di circa 30mila metri quadrati, sarà costituito da due volumi trapezoidali uniti al piano terra, con sei piani fuori terra e due interrati, rivestiti in metallo e vetro. L’architettura, che richiama forme industriali armonizzandosi con l’ambiente circostante, è stata concepita con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza energetica e acustica. Gli interni, oltre al vetro e metallo, utilizzeranno elementi in legno per unire design moderno e sostenibilità.

Milan: la nuova Beic
 

Nuova Beic Milano: un laboratorio culturale aperto alla comunità

Il cuore della BEIC sarà una grande promenade accessibile a tutti, che condurrà a una luminosa sala rettangolare alta otto metri. Qui si troveranno spazi espositivi, commerciali, una caffetteria e stazioni per la restituzione dei libri. Da questa area pubblica si accede alla biblioteca vera e propria, progettata non solo per la lettura e lo studio, ma come una piattaforma di produzione culturale e creatività. La struttura prevede una forte integrazione tra dimensione fisica e digitale, con collezioni tradizionali e innovative aree documentali. L’utente è posto al centro dell’esperienza, in linea con l’idea di una biblioteca che non si limita alla conservazione del sapere, ma lo rende vivo e accessibile.

Funzioni e spazi della nuova biblioteca di Milano

Il progetto della nuova Biblioteca europea di Milano, sviluppato su più livelli, include:

Forum: situato nel volume a nord, è un luogo di consultazione polifunzionale pensato anche per chi non frequenta la biblioteca per motivi di studio.

Dipartimenti: ospitati nel volume sud, includono sezioni documentali digitali e fisiche, sale lettura, uffici e postazioni di lavoro.

Imaginarium: uno spazio dedicato ai bambini, con giochi, esperimenti didattici e rappresentazioni, situato nel terzo padiglione.

Auditorium: una sala interrata da 300 posti per conferenze, concerti e spettacoli, dotata delle migliori condizioni acustiche.

Serra e terrazza: sulla sommità dei due volumi principali, rispettivamente una serra e una terrazza con sala lettura aperta tutto il giorno.

Deposito robotizzato: interrato al centro dell’edificio, è progettato per accogliere 2,5 milioni di volumi, garantendo protezione contro incendi e polveri.

Milan: la nuova Beic
 

La nuova biblioteca è pensata per essere un modello di sostenibilità. Oltre all’uso di materiali a basso impatto ambientale, il progetto integra spazi verdi e connessioni urbane. La localizzazione centrale e la vicinanza alle principali reti di trasporto pubblico  sono state pensate per favorire l’accessibilità e la fruibilità. “Siamo di fronte a una struttura che farà dell’innovazione digitale qualcosa di vivo e vero”, aveva dichiarato il sindaco di Milano Beppe Sala, definendo la BEIC come un elemento chiave per la rivitalizzazione del quartiere di Porta Vittoria.

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