Milano

Omicidio in Centrale, gli inquirenti: "Troppo efferato per essere una rapina"

Omicidio a Milano del ginecologo campano Stefano Ansaldi, i carabinieri non escludono alcuna pista. Alti i toni dello scontro politico, oggi presidio leghista

Omicidio in Centrale, gli inquirenti: "Troppo efferato per essere una rapina"

Non si esclude che Stefano Ansaldi, il ginecologo campano ucciso con una coltellata alla gola sabato sera in via Macchi, vicino alla stazione centrale di Milano, conoscesse il proprio killer. I carabinieri non escludono alcuna pista, senza escludere naturalmente quella più accredita ta dall'inizio, ovvero una rapina finita male. Gli inquirenti tuttavia tengono ben accesi i riflettori anche su altre circostanze, come i motivi che hanno portato il medico a Milano.  Un omicidio troppo efferato, con una coltellata a tagliare di netto la gola, per ipotizzare una rapina finita male. E' una valutazione di inquirenti e investigatori che stanno indagando sul 'giallo' della morte del ginecologo campano

La sensazione degli investigatori e' che l'uomo, residente a Napoli, sia venuto in citta' per un appuntamento ben preciso e che l'omicidio sia scaturito da una lite con persone che conosceva. Se non direttamente, comunque legate a qualche tipo di affare. Sono diversi gli elementi che portano a questo scenario, a partire dal presunto saluto pre-natalizio alla sorella, che vive a Milano. La donna infatti era in procinto di andare in Campania.

La sorella di Ansaldi si stava preparando per tornare al Sud prima delle restrizioni sugli spostamenti per Covid, quindi verrebbe meno il motivo familiare della trasferta milanese. Inoltre il medico aveva effetti personali, come una ventiquattr'ore di cuoio chiaro, l'orologio e il portafogli. A questo si aggiunge il comportamento dei presunti assassini, che dopo l'omicidio si sono cambiati gli abiti per confondere ulteriormente le ricerche degli investigatori, farebbe pensare a qualcuno che aveva un piano o almeno l'idea di qualche motivo per cui fuggire. I carabinieri mantengono il riserbo evitando di sbilanciarsi ma sembra abbiano un'idea chiara di cosa potrebbe essere accaduto ieri pomeriggio in via Macchi.

Indagini ad ampio raggio quelle dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Milano, sulla morte del 65enne. In queste ore gli investigatori stanno sentendo, tra gli altri, familiari e colleghi di lavoro alla ricerca di informazioni utili per ricostruire la vita del medico in tutti i sui aspetti.   Si cerca lo smartphone dello stimato professionista, molto amato dai suoi pazienti come testimoniano i messaggi di affetto e cordoglio sul suo profilo Facebook, e si esaminano i filmati delle telecamere della zona. La tesi della rapina finita male trova poco credito, Nel cappotto della vittima sono stati trovati 20 euro, il tesserino da medico e la carta d'identita', mentre il Rolex non e' stato portato via. Ansaldi non aveva il biglietto di ritorno per Napoli e alla moglie e alla sorella aveva detto di dover incontrare dei colleghi di lavoro, persone in arrivo dalla Svizzera. "Il lavoro di ricostruzione della sua vita professionale e personale non sara' breve", avverte una fonte dei carabinieri.

 

Scontro politico sulla sicurezza, oggi presidio della Lega

Nel frattempo restano alti i toni dello scontro politico. Beppe Sala ha condannato l'omicidio come "un fatto grave" ed ha annunciato un incontro con il prefetto, Renato Saccone, per "valutare la situazione e prendere le decisioni necessarie per rafforzare la presenza delle forze dell'ordine". Il primo incontro tra il sindaco e il prefetto sarà con tutta probabilità il 23 dicembre, quando è stato fissata una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza. Ma i due si sono sentiti telefonicamente già domenica in giornata. Al termine della telefonata sindaco e prefetto hanno concordato di aggiornarsi nei prossimi giorni, quando probabilmente ci sarà anche più chiarezza sull'omicidio Ansaldi.

Ma il centrodestra attacca l'Amministrazione Sala accusandola di aver sottovalutato il tema della sicurezza in città sino ad oggi. Alle 11.30  il capogruppo della Lega a Palazzo Marino Alessandro Morelli e il commissario provinciale di Milano della Lega Stefano Bolognini sono stati in via Macchi per "denunciare la situazione di insicurezza della città di Milano, alla luce degli ultimi tragici fatti di cronaca nera avvenuti sabato".

OMICIDIO MILANO: PREFETTO "VALUTEREMO AREA PER AVERE SERVIZI POTENZIATI

 "Mercoledi' avremo una riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Verificheremo le misure attuali e valuteremo l'intera area per avere servizi potenziati". Lo ha affermato il prefetto di Milano, Renato Saccone, a margine della conferenza stampa di presentazione del piano per la ripresa delle attivita' scolastica, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sull'omicidio di Stefano Ansaldi, il medico campano di 65 anni sgozzato sabato pomeriggio nelle vicinanze della Stazione Centrale. "E' un fatto gravissimo - ha aggiunto Saccone - di cui non sappiamo ancora i contorni, e di questo dobbiamo tenere conto nelle valutazioni". Il prefetto ha quindi sottolineato che "quest'anno terribile, che non e' ancora finito, ha il numero piu' basso di omicidi volontari nella storia della statistica della provincia di Milano".







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