Milano

Ordine dei Giornalisti della Lombardia: elezioni del Consiglio rinviate

Rinviate le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine della Lombardia per evitare rischi di contagio

Ordine dei Giornalisti della Lombardia: elezioni del Consiglio rinviate

Come anticipato da Affaritaliani.it (QUI) le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine della Lombardia sono state rinviate. "Il Ministero della Giustizia (vigilante su Odg) e il Consiglio dei Ministri - si legge nella nota diramata dall'Odg lombardo -hanno accolto nelle ultime ore i rilievi mossi dal Consiglio dell’Ordine della Lombardia, che il 16 ottobre scorso li aveva interpellati sull’opportunità di svolgere le consultazioni durante la recrudescenza della curva pandemica. Le elezioni dell’8 novembre pv (prima chiamata) e del 15-16 novembre e del 22-23 novembre (eventuale ballottaggio) vengono quindi rinviate a data da stabilirsi."

"In particolare - prosegue la nota - il Dipartimento per gli Affari di giustizia di via Arenula il 26 ottobre rispondendo al sollecito di Odg Lombardia ha preso atto che: le elezioni dei giornalisti possono essere svolte, per legge, solo “in presenza” e in un seggio fisico; le condizioni di rischio di contagio sono notevolmente peggiorate nelle ultime settimane; la valutazione del rischio come evento impeditivo dello svolgimento delle elezioni, in relazione alla situazione locale, è rimessa ai Consigli locali, anche in considerazione della loro responsabilità scaturente dalla legislazione emergenziale; i Consigli sono legittimati pertanto a differire la consultazione senza incorrere in alcuna violazione né, tantomeno, in alcuna sanzione."

"Nel Decreto Ristori- si legge ancora - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale è stato poi aggiunto l’articolo 31 che prevede la possibilità, per tutti gli Ordini, di introdurre il voto telematico in aggiunta a quello “in presenza”. Per permettere l’attività necessaria a introdurre e validare la procedura da remoto, attività che dovrà essere cura del Consiglio Nazionale, il Governo consente il differimento fino a 90 giorni delle consultazioni elettorali già fissate. Governo e Ministero hanno quindi recepito in toto le preoccupazioni del Consiglio della Lombardia che - voce isolata – riteneva irresponsabile diventare causa degli inevitabili assembramenti da elezione (gli aventi diritto in Lombardia sono 22.750, potenzialmente confluenti in un unico seggio)".








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