Primarie Regione, Civati dice no: si complica il cammino di Mdp
Pippo Civati sta rispondendo no a tutti coloro che si stanno rivolgendo a lui come candidato alle primarie per la Regione. La situazione di Mdp si complica
di Fabio Massa
No, no e ancora no. Pippo Civati non ha alcuna intenzione di correre per le primarie di Regione Lombardia. E la situazione di Mdp si complica. Sabato, come riferito da Affaritaliani.it Milano, nel coordinamento regionale di Mpd si discuterà se fare o meno le primarie. In quest'ultimo caso una delle ipotesi è di prendere qualcuno esterno ad Articolo 1. Un papabile sarebbe stato Pippo Civati. Che però pare che in queste ore stia rispondendo a tutti gli interlocutori allo stesso modo: no, no e ancora no. I motivi, pare, sono vari e con una loro base logica. Il primo è che Civati ha ottimi rapporti con Falcone e Montanari, che proprio oggi ha sparato ad alzo zero su Pisapia per le vicende siciliane. Sarebbe follia, secondo i supporter di Pippo, rinchiudersi adesso in Lombardia quando si potrebbe avere una ribalta nazionale. Pare che Civati abbia avuto modo di farlo sapere anche ad Alessandro Alfieri, che lui non sarà della partita. E qualcuno malignamente mormora che Alfieri, saputo di Civati e della difficoltà di Mdp a trovare un candidato per fare le primarie, si sia reso disponibile a farle. Insomma, un rischio calcolato. In secondo luogo, a convincere Civati che correre in Lombardia non è una buona esperienza - malgrado garantisca per almeno un mese e mezzo una grande visibilità - è il fatto che non è detto che Mdp riesca a "federare" la parte sinistra. Proprio oggi risulta che ci sia un incontro tra Sinistra Italiana e Articolo 1. A questo punto la partita diventa estremamente complicata per gli uomini di Speranza e Bersani. Hanno chiesto primarie a tutti i costi e ora si trovano senza un candidato. E con forti spinte perché le primarie non si facciano, con una parte di Mdp pronta ad andare con Gori poiché benedetto da Pisapia e una parte di Mdp che invece è completamente contro l'idea di poter sostenere - perse le primarie - un candidato renziano. Un pasticcio.