Milano
Processo Ruby Ter, il pm: "Berlusconi ospitava schiave sessuali"
Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano nel corso della requisitoria del processo Ruby Ter. La difesa: "Si rischia il cattivo gusto"
Processo Ruby Ter, il pm: "Berlusconi ospitava schiave sessuali"
"Indipendentemente da quelle che saranno le vostre valutazioni questo fatto ci è gia' sfuggito ed è gia' consegnato alla storia. Il presidente del Consiglio usava sistematicamente allietare le proprie serate a casa propria con gruppi di odalische, schiave sessuali a pagamento, che lo divertivano e alcune trascorrevano con lui la notte". Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, parlando di Silvio Berlusconi, nel corso della requisitoria del processo milanese Ruby Ter, a carico dell'ex presidente del Consiglio e altre 28 persone imputate, a vario titolo, per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nell'ambito delle presunte "cene eleganti" organizzate ad Arcore.
Il procuratore: "Berlusconi poteva avere il mondo ai suoi piedi"
Silvio Berlusconi "era un uomo che poteva avere il mondo a suoi piedi che si accompagnava con amicizie come quella con Putin che oggi sta mettendo in ginocchio il mondo" ma "oggi è un grande anziano, malato, perchè le certificazioni prodotte mostrano un quadro di patologie", ha aggiunto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano.
I legali di Berlusconi: "I pm rischiano di scivolare nel cattivo gusto"
La difesa di Berlusconi non ha apprezzato le parole che sono state pronunciate in aula: "Ci siamo abituati a questa non particolarmente ricca e unidirezionale attribuzione di epiteti al dottor Berlusconi, non condivido questa scelta, credo che si possa avere un'opinione diversa senza arrivare a queste forme di esternazione che rischiano di scivolare nel cattivo gusto". Lo ha spiegato ai cronisti, in una pausa dell'udienza, il legale del leader di FI, l'avvocato Federico Cecconi, facendo riferimento alle espressioni, come "Sultano", "grande anziano" o "schiave sessuali", usate dai pm nella requisitoria del caso Ruby ter per descrivere l'ex premier e le serate di Arcore. "Non sono sorpreso, non ci aspettavamo ne' rose ne' tavole imbandite ne' cioccolatini", ha chiarito il difensore, che ha voluto ricordare, pero', che "quel processo", ossia il caso Ruby, che "Berlusconi ha avuto in un momento particolare della sua vita politica si e' risolto in modo definitivo con una assoluzione".
I pm: "Pagamenti alle ragazze come risarcimento per il processo? Tesi che non regge"
La difesa di Silvio Berlusconi sostiene che "i pagamenti siano stati fatti per una sorta di perdita di chance" per le ragazze, dovuta allo scandalo Ruby "che fermo' le loro carriere", ma dimentica che quelle giovani "non lavoravano neanche prima dello scandalo, non avrebbero lavorato e non lavorano adesso: sono state pagate perche' non hanno detto la verita'". Non regge, dunque, secondo la Procura, la tesi difensiva sui risarcimenti e sulla "generosita'" del Cavaliere. Lo ha detto il pm di Milano Luca Gaglio nella requisitoria del processo milanese sul caso Ruby ter in cui ha ripercorso punto per punto gli atti dell'indagine. Il 25 maggio la requisitoria proseguira' ancora e si arrivera' alle richieste di condanna. Poi spazio alle difese nelle successive udienze, mentre la sentenza non arrivera' prima di settembre.
Ruby Ter, nella prossima udienza le richieste di condanne
Arriveranno nella prossima udienza, la seconda dedicata alla requisitoria dei pm, le richieste di condanne per Silvio Berlusconi e altre 28 persone imputate. Nel pomeriggio ha parlato il pm Luca Gaglio che ha cercato di smentire la tesi difensiva che i pagamenti alle cosiddette "ex olgettine" sarebbero stati effettuati dall'ex presidente del Consiglio per generosita'. Per il rappresentante dell'accusa le "loro carriere non sono state bloccate" dallo scandalo Ruby. "Non lavoravano neanche prima dello scandalo, non avrebbero lavorato e non lavorano adesso: sono state pagate perche' non hanno detto la verita'", ha sostenuto Gaglio.