Milano

Provinciali, "Abbiamo vinto noi". Sfida Cecchetti-Peluffo. Interviste

di Fabio Massa

Elezioni dei consigli metropolitani in Lombardia, esultano sia Lega che Pd. Il dato politico è che la partita per le Regionali resta molto difficile

Provinciali, "Abbiamo vinto noi". Sfida Cecchetti-Peluffo. Interviste

Per dirla con Sorrentino, più famoso oggi per la mano di Dio piuttosto che per il suo magnifico romanzo, "Hanno tutti ragione". E così finisce che il Pd dica che ha vinto le provinciali, e così il centrodestra. Il dato politico è che forse la partita per le Regionali è decisamente più difficile di quanto si sarebbe potuto immaginare solo un anno fa. Lo dice secco secco ad Affaritaliani.it Milano Fabrizio Cecchetti, il segretario regionale della Lega: "I numeri sono chiari: siamo 3 a 1 per noi. La verità è che il segnale è importantissimo per noi, perché i consiglieri comunali sono il front office della politica con il cittadino. E i consiglieri comunali hanno eletto tre presidente di Provincia del centrodestra, in certi casi strappandoli al centrosinistra dopo moltissimi anni. Strappiamo la provincia di Mantova dove passiamo da uno a quattro consiglieri provinciali, dopo 25 anni. Stessa cosa a Lecco, dove c'è la prima presidente donna. A Pavia abbiamo eletto Palli con il centrodestra, sindaco di Varzi. Qualcuno là non ha rispettato gli accordi del movimento, però".

Certo, Milano è sempre dura. La Lega aumenta i consiglieri, da due a quattro, tanti quanti Forza Italia, mentre Fratelli d'Italia si ferma a due. La maggioranza è saldamente di centrosinistra, con 13 consiglieri e il voto del sindaco Beppe Sala. La vicesindaco sarà sicuramente Michela Palestra, che già adesso è in vetta. Di fatto dovrà gestire lei direttamente tutte le partite che contano, visto che il sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del capoluogo.

Cecchetti (Lega): "A Milano non c'era partita ma abbiamo giocato"

"Non c'era partita a Milano, però abbiamo giocato. I numeri sono questi. Del resto noi preferiremmo molto che tornassero a votare i cittadini. L'auspicio è che si torni a votare con il sistema vecchio, dove i cittadini sono i veri mandatari del voto popolare fino in fondo", spiega Cecchetti, che poi chiosa sui risultati in ottica regionale: "Il territorio lombardo vede fortemente radicata la Lega che poi trascina tutto il centrodestra a vincere ed è buono perché uno dei segreti delle vittorie sta nel mondo del civismo che tutti pensano sia di centrosinistra, e invece no, questa volta è stato determinante per noi. A un anno dalle regionali il fatto di avere gli amministratori dalla tua parte vuol dire molto".

Peluffo (Pd): "Non vedo tutta questa vittoria del centrodestra"

Non sembra preoccupato invece Vinicio Peluffo, segretario regionale del Pd, che si rammarica "per la sconfitta di misura a Mantova, ma a Bergamo il nuovo presidente eletto è un esponente del Pd. E a Bergamo la lista democratici e civici di centrosinistra è la prima lista - spiega ad Affaritaliani.it Milano - A Brescia rimane la maggioranza di centrosinistra. Così come a Cremona, dove viene confermata la maggioranza. Dispiace per il risultato di Lecco, dove è stato sconfitto per le divisioni. E di Mantova dove abbiamo perso di poco. Tutta questa vittoria di cui parla Cecchetti non si vede. La verità è che a Pavia c'è stata una campagna durissima, una spaccatura che ha portato anche ad esposti in procura. Ed è stata una spaccatura del centrodestra".

La situazione a Bergamo: c'è l'accordo o no?

Ma a Bergamo c'è l'accordo? Per Cecchetti sì: "Il presidente è loro, ma a noi tocca vicepresidente e assessori". Per Peluffo nulla di nuovo: "C'era già prima l'accordo ed è stato fatto dopo. Non ci sono state candidature alternative. Però se uno guarda ai presidenti, come fa Cecchetti, il presidente è del Pd. Se invece si guarda ai consigli, abbiamo vinto noi". Per Peluffo le indicazioni delle provinciali sono chiare: "In ottica Regionali che cosa vuol dire questo? Dal nostro punto di vista è necessario che si costruisca un campo largo. Serve anche il Movimento 5 Stelle. Noi dobbiamo costruire una coalizione che abbia questa ampiezza e questo respiro".

fabio.massa@affaritaliani.it








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