Milano

Quando musica e filosofia si incontrano con il crowdfunding

Di Francesco Bogliari

In autunno a Milano la quarta edizione del festival PianoSofia. Intervista esclusiva ai fondatori Silvia Lomazzi e Luca Ciammarughi

Quando musica e filosofia si incontrano con il crowdfunding

Esistono diversi festival che collegano la musica alla poesia, alla letteratura, alle arti figurative, alle arti sacre, alle scienze, soprattutto al cinema. Meno diffusa l'associazione alla filosofia, sulla quale si segnalano nel recente passato alcuni tentativi anche di buon livello ma episodici e privi di continuità. È perciò da seguire con particolare attenzione il progetto milanese PianoSofia, inventato dai due pianisti Silvia Lomazzi e Luca Ciammarughi nel difficile anno pandemico 2020 e che ha proseguito l’attività nell’altrettanto difficile 2021 e nell’ottobre 2022. Adesso è in pieno svolgimento la preparazione della quarta edizione, che proporrà sette eventi in diverse location milanesi fra il 30 settembre e il 15 ottobre.

PianoSofia, gli organizzatori: "Binomio musica-pensiero, un contenitore di idee con forte valenza utopistica"

Nell'intervista che i fondatori e direttori artistici hanno concesso in esclusiva ad Affaritaliani.it Milano, emerge con chiarezza la “filosofia” del progetto: "Il binomio musica-pensiero è frutto delle nostre passioni, che hanno dato vita a un contenitore di idee con forte valenza utopistica". Un festival – affermano Lomazzi e Ciammarughi "che fa pensare e divertire, in cui riflessione e piacere sono un tutt’uno; la dimensione di 'scoperta culturale', il lasciarsi stupire e magari talvolta anche sconcertare dai collegamenti fra musica e idee, può in tal modo divenire anche un’occasione divulgativa: vogliamo fare di PianoSofia un laboratorio di creatività in cui l’aspetto di ricerca seria e il piacere di incontrarsi sotto il segno di una passione comune siano un tutt’uno". Il festival si chiama PianoSofia e non MusicaSofia per il semplice motivo che il pianoforte è sempre presente, come solista o in formazioni da camera.

Appuntamento con musica, teatro e immagini intorno alla pittrice Salomon

La caratteristica peculiare degli eventi è quella di unire la parola, la riflessione, il pensiero alla musica. Di solito, parafrasando il Richard Strauss di “Capriccio”, vengono “prima le parole, poi la musica”, cioè prima si discute e poi si suona. Ma quest'anno ci sarà un evento particolare, ancora più multidisciplinare degli altri, “vera espressione di sincretismo” dicono i due direttori, cioè l'appuntamento con musica (Schubert, Schumann, Gluck, Bach, Weill), teatro e immagini intorno alla pittrice Charlotte Salomon, da un'idea di Susanna Carbone, Nicole Janigro e Silvia Lomazzi, che verrà proposto presso l'auditorium della Fondazione Feltrinelli.

Rêverie: la parola chiave di PianoSofia

Parola chiave di PianoSofia è “Rêverie”, progetto nato quest’anno in collaborazione con l’associazione Maecenates per dare spazio a giovani musicisti di grande talento; PianoSofia desidera realizzare i sogni. "Il testo di Bachelard, “La poetica della rêverie”, ha certamente influenzato questa scelta: come l’alchimista nel suo laboratorio traduce in esperienza le sue “rêveries”, così PianoSofia trasforma i sogni in opportunità per i giovani; le “rêveries” sono sogni consapevoli, stati onirici lucidi, bagliori di coscienza e strumenti per l’interiorità del musicista, inesauribile fonte dialettica del maschile e del femminile, della potenza di Anima e di Animus"

Alla domanda su quale sia il pubblico del festival, Lomazzi e Ciammarughi rispondono: "Un pubblico colto e motivato, interessato a serate non di puro intrattenimento ma anche di approfondimento filosofico, psicologico, culturale nel senso più ampio del termine. Comprende giovani e anziani, trasversale per professione e interessi, di livello culturale ovviamente elevato. Potremmo dire che è un pubblico sofisticato ma non attratto dalla dimensione mondana degli eventi in sé bensì, come già detto, dalla voglia di incontrarsi nel segno di una passione comune".

PianoSofia: un progetto finanziamento (anche) con il crowdfunding

Interessante la dimensione economica e organizzativa del festival, gestito dalla Associazione PianoSofia, ente del Terzo Settore, il cui comitato direttivo è composto da Silvia Lomazzi (presidente), Luca Ciammarughi e Martino Tranker. Per la prima volta in progetti del genere tra le forme di finanziamento è compreso il crowfunding. Il budget complessivo della manifestazione è di 35.000 euro: 9.000 arriveranno dal crowfunding con il sostegno di BCC Milano, 10.000 da sponsor aziendali, 8.000 dalla Fondazione BPM , 4 da big donor, 4 dalla biglietteria. In attesa dei contributi del Fondo unico per lo spettacolo, sempre molto lento ad avviarsi e ad arrivare a destinazione. Il crowfunding è gestito attraverso la piattaforma Ginger e le adesioni si chiuderanno il 30 giugno.

"Dalla biglietteria - affermano i direttori artistici - ci aspettiamo quest'anno circa 4.000 euro. Da segnalare che i giovani fino a 26 anni non pagano il biglietto. Per quanto riguarda noi, lavoriamo a titolo puramente volontario, non includiamo alcun cachet professionale. Mentre invece saranno pagati i cachet e le trasferte agli artisti invitati, oltre a tutto quanto necessario in termini di legge, dai contributi Enpals, ai vigili del fuoco, alla Siae, ai programmi di sala ecc ". Un ringraziamento particolare va al Fai, che ospiterà uno degli eventi nel palazzo degli uffici finanziari di via Manin, "solida e insolita sede architettonica dal fascino speciale" e alla Fondazione Feltrinelli, che ospiterà due eventi.

In conclusione, affermano Lomazzi e Ciammarughi, "una grande fatica ma ci stiamo riuscendo, perché la passione fa superare tutte le difficoltà".

PianoSofia: evento inaugurale il 30 settembre

L'evento inaugurale sarà sabato 30 settembre alla Fonderia Napoleonica Eugenia, ore 19, quando Luca Ciammarughi al pianoforte dialogherà con Florinda Cambria. L'Ensemble dell’Orchestra Milano Classica eseguirà, con Ciammarughi solista, i concerti K 456 e K 491 per pianoforte e orchestra di Mozart trascritti per piccolo ensemble. Seguiranno altri tre eventi alla Fonderia Napoleonica, uno in sede da definire; il 14 ottobre il già citato omaggio a Charlotte Salomon alla Fondazione Feltrinelli. L'evento conclusivo si svolgerà domenica 15 ottobre sempre alla Fondazione Feltrinelli: Nurit Stark e Marino Formenti, violino e pianoforte, dialogano con Laura Formenti, musiche di Cage, Antheil, Feldman, Ives.

La conferenza stampa di presentazione del festival è programmata per il 14 settembre presso MaMu in via Soave 3.Tutte le informazioni sul festival e il programma dettagliato sono sul sito www.pianosofia.it.







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