Milano

Riforma sanità, PD: se non cambia, lombardi costretti a rivolgersi al privato

L'opposizione chiede per la Lombardia una sanità pubblica accessibile e che non costringa i cittadini a rivolgersi ai privati a pagamento

Bussolati, intervento record di 8 ore

Un intervento che alla fine è durato tutta la giornata d’Aula quello del consigliere regionale Pietro Bussolati, interrotto solo dalla presenza a Palazzo Pirelli del segretario nazionale del PD Enrico Letta. Il discorso più lungo mai fatto in Consiglio regionale della Lombardia da quando si ricordi, parte di una maratona che il gruppo regionale del Partito Democratico, insieme alle altre forze di minoranza, sta portando avanti per convincere il presidente Moratti e la sua maggioranza di centrodestra a cambiare la legge di revisione della sanità lombarda ora in discussione, resa necessaria dalle prescrizioni del governo e dalla necessità di utilizzare i fondi del PNRR.

Un lungo excursus, quello del consigliere del PD, che parte dal ricordo della senatrice Emilia De Biase, già responsabile sanità del PD regionale, mancata a inizio anno, e proseguito snocciolando dati e citazioni, fino al Cardinal Martini e Papa Francesco.

“Se oggi siamo qui a discutere di come cambiare la sanità lombarda – ha detto Bussolati – è perché qualcosa non ha funzionato, soprattutto nei mesi della pandemia, e perché il nostro governo ha ottenuto i fondi del Recovery che non avrebbe mai ottenuto se alle elezioni europee avessero vinto Salvini e la Le Pen.”

“I cittadini lombardi - ha aggiunto - sono quelli che spendono di più per la sanità privata, oltre il doppio dei loro connazionali, ma non hanno in cambio una medicina territoriale degna di questo nome. Noi vogliamo che la Regione sia in grado di garantire a tutti i cittadini, soprattutto ai più deboli, che sono le persone fragili ma anche le giovani coppie, una sanità pubblica accessibile e che non costringa a rivolgersi ai privati, a pagamento. Oggi non è così e se la legge di riforma di Fontana e Moratti passerà senza le modifiche che noi chiediamo i cittadini saranno sempre più costretti a rivolgersi al privato.”







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