Sala, il giorno più lungo: riunione di Giunta, poi la sospensione dal Prefetto
Beppe Sala ha formalizzato al prefetto di Milano la sua scelta di autosospendersi. Il pg disponibile a interrogarlo nei prossimi giorni
Dalla Procura generale arriva massima disponibilita' ad ascoltare il sindaco di Milano Beppe Sala dopo che e' emersa la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati per due presunti verbali falsificati nell'ambito dell'indagine sulla Piastra di Expo. Il sindaco di Milano, difeso dall'avvocato Salvatore Scuto, potrebbe decidere di presentarsi nei prossimi giorni davanti al pg Felice Isnardi per difendersi dalle contestazioni di falso materiale e falso ideologico. Una 'mossa' che potrebbe servire a convincerlo della sua estraneita' ai fatti persuadendolo a stralciare la sua posizione da quella degli altri indagati in vista di una richiesta di archiviazione e uscire cosi' anche dal 'limbo' politico dell'autosospensione.
BARBERIS: "SALA RIFERIRA' IN AULA SETTIMANA PROSSIMA" - "Il sindaco si e' impegnato a riferire in aula la settimana prossima sulla vicenda. Ci ha detto che riprendera' in mano tutte le carte per capire quale sia il perimetro della indagini e in base a quello fara' le sue valutazioni. Lo sostituiranno la vice sindaca Anna Scavuzzo nella pienezza dei poteri su Milano e Arianna Censi per la citta' metropolitana". Lo ha detto Filippo Barberis, capogruppo Pd in consiglio comunale a Milano al termine della riunione dei capigruppo che si e' tenuta questo pomeriggio dopo la decisione di Giuseppe Sala. "Tutti i gruppi hanno apprezzato e sono stati rispettosi riguardo a questa decisione - ha continuato Barberis - Il consiglio deve andare avanti per continuare sui temi importanti per la citta'. Non sappiamo quanto durera' questa sospensione. La nostra fiducia nel sindaco e' intatta, ci preoccupiamo solo che il consiglio continui a lavorare per la citta'".
Sala questa mattina ha partecipato anche alla riunione di giunta. Non una giunta straordinaria ma un appuntamento già in programma per oggi. Poco dopo le 11.30, terminata la riunione di Giunta, e' arrivato in prefettura per formalizzare la sua autosospensione dall'incarico di primo cittadino, formalizzando la sua decisione nelle mani del prefetto Alessandro Marangoni. Giuseppe Sala ha lasciato la sede della prefettura dopo oltre 30 minuti di colloquio con il prefetto. Non ha rilasciato dichiarazioni ne' al suo arrivo ne' all'uscita. Sala è stato quindi presente alle riunione dei capigruppo del consiglio comunale a palazzo Marino. E al termine ha lasciato la sede del Comune, in auto, senza rilasciare dichiarazioni alla stampa. Affaritaliani.it può mostrarvi il documento ufficiale con cui il sindaco ha comunicato la propria scelta di autosospendersi.
LA TELEFONATA CON RENZI: "MASSIMO APPOGGIO ALLA SCELTA DI SALA" - Dal segretario del Pd Matteo Renzi massimo appoggio alle scelte di Giuseppe Sala. Secondo quanto afferma il segretario metropolitano del Partito democratico, Pietro Bussolati, tra l'ex premier e il sindaco di Milano c'e' stata una telefonata nella quale Renzi avrebbe manifestato la "massima disponibilita' ad andare avanti con la scelta che Sala ha preso, e soprattutto a lavorare nell'interesse di Milano e dei cittadini, che meritano il lavoro che stiamo facendo in questi mesi. Un lavoro importante che e' sotto gli occhi di tutti".
MAJORINO: "SALA MOLTO TRANQUILLO E CONSAPEVOLE" - "Ho trovato il sindaco molto tranquillo e consapevole. Siamo al lavoro. Anna Scavuzzo (la vice, ndr) questa mattina sta dirigendo molto bene. Io sono tranquillo che Sala ne uscira' positivamente". Così l'assessore Pierfrancesco Majorino al termine del vertice di giunta di questa mattina a Palazzo Marino dopo l'annuncio di Sala che si "autosospendera'" dall'incarico perche' indagato nell'inchiesta bis sulla Piastra di Expo.