Milano
Salva Milano, Sala: "In aula scene da Ventennio, FdI ha connotazioni fasciste"
Il sindaco di Milano commenta l'infuocata seduta di consiglio di lunedì: "E' la matrice culturale di FdI. La questione urbanistica non la risolviamo comunque io e Salvini"

Salva Milano, Sala: "In aula scene da Ventennio, FdI ha connotazioni fasciste"
"Quello che e' successo in aula sono scene da ventennio, una parte dei rappresenti di Fratelli d'Italia ha quella matrice culturale". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine di un appuntamento a Milano, in merito alla discussione di ieri in Consiglio Comunale, durante la quale c'e' stato uno scontro tra il sindaco e il capogruppo di Fratelli d'Italia, Riccardo Truppo, sul tema dell'urbanistica. "Ho trovato estremamente sgradevole certi comportamenti, come puo' un consigliere permettersi di prendere degli atti comunali e metterli nel cestino con una claque che applaude", ha aggiunto. "E' una vergogna - ha continuato il primo cittadino - per una citta' come Milano, ma i conti si fanno alla fine". La destra "cercava di trasmettere l'idea che stiamo lavorando male, che siamo in un vicolo cieco, prossime elezioni vincono sicuramente, ha detto. Auguri, io mi battero' con tutte le mie forze perche' Milano non vada in mano a questa destra con, ripeto, connotazioni fasciste", ha chiosato il primo cittadino.
Monguzzi (Verdi): "Il sindaco Sala ha perso il senso della realtà"
L'esplicito accostamento di Fratelli d'Italia al fascismo provoca diverse reazioni. Per i Verdi Carlo Monguzzi ha commentato: "Il sindaco ha perso il senso della realtà.Ieri in aula la destra (la peggiore del nostro paese)ha esibito cartelli e urla. Il tutto molto sgradevole, ma sono le stesse cose che fa la nostra opposizione in regione contro Fontana, e in parlamento contro la Meloni. Che c'entra col ventennio? Ci vuole rispetto per la storia e per la gravità delle cose. Non si possono sparare cose a vanvera: il ventennio ha voluto dire dittatura, squadracce, olio di ricino e leggi razziali. Nulla c'entra con quello che è accaduto ieri. Certo il Sindaco è ormai abituato a circondarsi solo di obbedienti e adoranti, e ha perso di vista la democrazia, il cui sale è il dissenso, il confronto e le contestazioni. Se poi la giunta avesse alzato la testa si sarebbe accorta che la maggior parte dei fischi del pubblico erano di cittadini dei comitati ambientalisti che non ne possono più di questa gestione".
Marcora (FdI): "Sala 'il comunista' responsabile dei disastri di Milano"
Mentre Enrico Marcora, FdI, rievocando una celebre foto in cui il sindaco Sala fa il simbolo comunista del pugno alzato proprio a fianco di Monguzzi, dichiara: “E’ il Sindaco Sala che si deve vergognare di farsi fotografare con il pugno chiuso, simbolo di morte, persecuzione, mancanza di libertà e morti per anni nel mondo. Probabilmente l’ignoranza storica del Sindaco Sala e la sua superficialità lo portano a parlare e a fare gesti di cui neanche conosce il significato. “Conferma di essere” incalza il Consigliere di FdI “oltre al “peggiore Sindaco di Milano del dopoguerra " anche il più superficiale dal punto di vista storico. “Fa ridere pensare” conclude in fine Marcora” che si presenti come possibile leader di un mondo moderato".
Urbanistica, Sala: "La questione non la risolviamo io e Salvini"
Tornando alle dichirazioni di Sala. La questione dell'urbanistica "non la risolviamo tra me e il ministro Salvini, se devo essere sincero gli ho mandato un messaggio 15 giorni fa per chiedergli di parlare di un tema concreto che dobbiamo risolvere insieme, cioe' quello delle metropolitane: non ho avuto risposte al messaggio perche' sara' sicuramente occupato", ha aggiunto Sala. "Su questo tema del Salva Milano non lo risolviamo sicuramente io e lui in un incontro".
Salva Milano, Sala: "Non mi aspetto niente. La Procura? Ritengo che abbiamo ragione"
Oggi vertice sul Salva Milano a Roma: "Non mi aspetto niente, non lo so e non saprei cosa dire. Io penso che le situazioni vadano risolte pero' a chi mi accusa di essermi sfilato dalla faccenda dico, secondo me si e' sfilata la politica". "E' un fatto di tempi, - ha ribadito - questa storia inizia a marzo del 2024, dopo 12 mesi siamo ancora alle discussioni. Ci saranno degli emendamenti? Significa che torna alla Camera, che aveva accettato un tipo di impostazione dovra' dire se accetta quella del Senato, la rimanda al Senato e si rimette a discutere". Secondo il primo cittadino "non e' una sana politica quella che ci mette un anno e mezzo a definire una cosa del genere". "Facciano il loro lavoro - ha aggiunto - e cercheremo di capire come gestire i problemi aperti che abbiamo, sapendo che noi continueremo nel giudizio". "Io rispetto il lavoro della procura ma ritengo che abbiamo ragione e spero che la giustizia confermera' le nostre ragioni, la vera cosa che non funziona e' la variabile dei tempi. Prima che ci sia responso giudiziario passera' ancora un annetto", ha concluso.
Sala: "Nuovo assessore? C'è poco tempo, meglio un politico"
Sul nuovo assessore alla Casa al posto di Guido Bardelli, Sala ha commentato: "Mi prendero' qualche giorno perche' voglio vedere con calma tutto. Non ho ancora incontrato gli esponenti dei partiti e iniziero' oggi quindi penso di risolvere la questione tra giovedi' e venerdi', in settimana ma non oggi". A chi gli ha chiesto se sara' un nome di partito, ha risposto: "Vediamo, io credo che uno che in questo momento sia esperto di pubblica amministrazione e di politica possa servire. Il ragionamento che faccio e' molto semplice, manca talmente poco tempo alla fine del mandato che un tecnico puro prima che capisca i complessi meccanismi della pubblica amministrazione non so se e' un bene. Bardelli era un tecnico ma faceva un mestiere per cui i meccanismi li conosceva bene, infatti era entrato molto rapidamente sulle questioni", ha concluso Sala
Sala: "Soffro per Milano, è sotto attacco"
"Milano come tante grandi città vive momenti difficili. Siamo passati dall'essere la città più ammirata e apprezzata a un momento in cui il racconto sulla nostra città non è così positivo", ha commentato Sala. "Quando mi trovo in situazioni difficili, non soffro mai per la mia immagine o carriera, ma soffro moltissimo quando Milano è sotto attacco - ha aggiunto -, sapendo quello che Milano è, quando quello che stiamo costruendo viene svilito. Mi provoca veramente tanta sofferenza emotiva". "La forza di questo sistema, del Welfare milanese, non ha paragoni in altre città italiane', ha concluso.