Milano

Samarate, Maja in psichiatria: salta l'interrogatorio

Strage di Samarate, i familiari delle vittime: "Alessandro Maja si era isolato, non era più lo stesso". Il geometra dopo la tragedia: "Ci sono riuscito"

Samarate, Maja in psichiatria: salta l'interrogatorio 

Salta l'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Alessandro Maja, arrestato per avere ucciso moglie e figlia e ferito il figlio a Samarate, in provincia di Varese. Lo riferiscono all'AGI fonti dei carabinieri precisando che "il ricovero si e' reso necessario per valutare le sue condizioni psico - fisiche".Ieri il geometra di 56 anni era stato trasferito dall'ospedale di Monza al carcere della stessa citta'.

Samarate, parla il nonno: "Giulia mi disse che papà era strano..."

Strage di Samarate, a Pomeriggio Cinque hanno parlato nella giornata di giovedì 5 maggio Giulio Pivetta, padre di Stefania, e il fratello di lei, Mirko. Nel Comune del Varesotto il 57enne geometra Alessandro Maja ha ucciso a martellate la moglie Stefania e la loro figlia di 16 anni Giulia, lasciando in fin di vita l'altro figlio, Nicolò, di 23 anni, che è ora ricoverato in prognosi riservata.

Samarate, la figlia al nonno il giorno prima della strage: "Papà mi ha chiesto scusa"

Giulia aveva detto al nonno: "E' successo qualcosa di strano stanotte, papa' e' venuto sul mio letto e mi ha chiesto scusa". Il fatto sarebbe successo la sera prima della strage. Il nonno ha raccontato del 57enne: "Era una persona squisita, specialmente con Giulia, che era sempre abbracciata al suo papa'". Ma "in questi ultimi tempi - ha ricordato il padre di Stefania Pivetta - era cambiato radicalmente, parlava poco, insistevamo a dire 'cosa non va?' e lui non ci ha mai detto di cosa si trattava".

Il fratello di Stefania: "Maja non era più lo stesso, ma la moglie non voleva separarsi"

Il fratello di Stefania, Mirko, ha detto che Maja "non era piu' lo stesso, si isolava, non parlava con nessuno". Stefania, per la famiglia, non aveva intenzione di separarsi: "sarei stato il primo con cui si sarebbe confidato, ma - ha detto Mirko - non l'ha fatto". Stefania, anzi, aveva chiesto aiuto al padre per capire perche' il marito fosse cosi' depresso: "sabato mattina sono andato da loro, non avevo mai alzato la voce, invece mi sono sfogato per capire cosa stava succedendo, ho urlato ad Alessandro di farsi uomo perche' aveva due figli e una moglie e lui era immobile, senza dire una parola". Quando Nicolo' - il 23enne figlio di Maja unico sopravvissuto alla strage di Samarate - uscira' dall'ospedale, "deve venire a vivere con noi, ci sistemeremo e - ha concluso il nonno - la vita prosegue".

Le condizioni del figlio 23enne: "I medici ci hanno rincuorato"

Il nonno ha fatto visita al nipote in ospedale: "Pensavo di trovarlo molto peggio di come l'ho visto, guardandolo era quello di prima tranne per il cranio fasciato, lui era bello come sempre, il medico ha detto che le condizioni sono stabili e ha detto che le percentuali al 70% sono buone e questo mi ha rincuorato".

Maja ossessionato dal risparmio di denaro

Maja era ossessionato dal risparmio dei soldi, nonostante la sua azienda fosse in salute e soffriva di improvvisi scatti d'ira. Dopo il duplice omicidio con trapano, cacciavite e martello si è chiuso in se stesso. Una trincea di silenzio rotta però dalle frasi pronunciate negli spostamenti tra il primo e il secondo ospedale, e il carcere.

Le frasi di Maja dopo la strage: "Ci sono riuscito, sono un mostro". Poi la messinscena del suicidio

Prima affacciandosi in mutande dal balcone all’alba di mercoledì, dopo il massacro nella villetta, aveva urlato: «Ci sono riuscito», a conferma di un piano sanguinario ideato e coltivato per settimane fino alla sua attuazione, armato di cacciavite, trapano e martello. Ma nelle ultime ore, - secondo quanto riferisce il Corriere - Maja ha iniziato a maledirsi, la testa fra le mani e una frase ribadita: «Sono un mostro». Se abbia già iniziato a orientare la linea difensiva, non è dato sapere. Di sicuro quel presunto tentativo di togliersi la vita dopo il massacro è stato piuttosto una messinscena: Maja aveva dei lievi tagli a polsi e addome; inoltre aveva una leggera bruciatura a un sopracciglio, causata dalla fiammella di un cerino.

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