Milano
San Siro, la Procura ha già aperto una indagine sulla vendita a Inter e Milan. Sala: "Si va avanti"
A pochi giorni dalla presentazione dell'offerta di acquisto da parte dei club, aperto un fascicolo: riflettori sul valore di 197 milioni di euro attribuito all'area ed allo stadio

San Siro, la Procura ha già aperto una indagine sulla vendita a Inter e Milan
Il progetto del nuovo stadio di Inter e Milan a San Siro incassa un’altra battuta d’arresto, questa volta sotto forma di un'indagine conoscitiva da parte della Procura di Milano. A pochi giorni dalla presentazione da parte dei club del dossier con l’offerta formale di acquisto dello stadio Giuseppe Meazza e delle aree limitrofe, arriva l’apertura di un fascicolo, al momento senza indagati né ipotesi di reato, da parte del pool guidato dall’aggiunta Tiziana Siciliano.
I 197 milioni della compravendita finiscono sotto i riflettori
L’obiettivo è verificare eventuali danni per le casse pubbliche e monitorare le procedure per il bando imminente. La mossa della Procura si concentra in particolare sulla stima da 197 milioni di euro effettuata dall’Agenzia delle Entrate su incarico del Comune: una valutazione che attribuisce allo stadio un valore di circa 73 milioni, cifra finita nel mirino di chi ritiene la vendita sottocosto.
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Nel frattempo, dopo aver ricevuto l’offerta da Inter e Milan, Palazzo Marino ha approvato una delibera di giunta con le linee di indirizzo per proseguire verso la cessione dell’impianto. Il passaggio successivo sarà la pubblicazione di un avviso pubblico – attesa a breve – per sollecitare eventuali manifestazioni di interesse concorrenti da parte di altri soggetti, con un tempo minimo di 30 giorni. Il sindaco Giuseppe Sala ha più volte ribadito l’intenzione di chiudere l’operazione entro l’estate, anche per evitare lo scattare dei vincoli architettonici sul secondo anello, previsto per novembre con il compimento dei 70 anni della struttura.
E arriva anche l'esposto alla Corte dei conti per possibili danni erariali
La vicenda giudiziaria non si ferma alla Procura ordinaria: Luigi Corbani, ex vicesindaco e ora promotore del comitato “Sì Meazza”, ha annunciato un esposto anche alla Corte dei Conti per verificare possibili danni erariali.
La nuova inchiesta si innesta in un momento particolarmente delicato per l’amministrazione, già sotto pressione per i filoni giudiziari legati all’urbanistica, che hanno coinvolto una ventina di dirigenti comunali e portato all’arresto di un ex funzionario. Sul caso San Siro, la polemica politica si accende: Fratelli d’Italia e Forza Italia chiedono le dimissioni del sindaco, mentre la Lega invoca maggiore “trasparenza e competenza” nella gestione del patrimonio pubblico.
Anche da parte del centrosinistra non mancano critiche, soprattutto da quei consiglieri da sempre contrari al nuovo stadio. Tra loro Carlo Monguzzi (Verdi) ed Enrico Fedrighini (Gruppo misto), che tornano a contestare la valutazione dell’impianto: “Diciamo da tempo che i 72 milioni fissati per lo stadio sono del tutto inadeguati, e abbiamo più volte chiesto il parere di periti indipendenti”.
I promotori dell'esposto: "Il Comune vuole svendere l'area dello stadio"
Il Comune di Milano si appresterebbe a "svendere" l'area dello stadio di San Siro a poco più di 430 euro al metro quadro. E' questo uno dei temi al centro dell'esposto presentato da Luigi Corbani. "Il valore dell'area dello Stadio calcolato dalla Agenzia delle Entrate - scrive Corbani - è dunque di euro 30.196.909,60, pari a 430,77 al mq, meno del valore di monetizzazione stabilito dalla Giunta comunale in data 6 dicembre 2024", che va da un valore minimo di "euro 615,22 a una valore massimo di euro 703,11". C'è "una differenza - si legge - tra il 43% e il 63%". Oltre all'esposto di Corbani con al centro la congruità del prezzo di vendita, il suo legale, l'avvocato Giammarco Brenelli, ha depositato in Procura anche una contestuale querela per "invasione di terreni" per alcuni episodi di presunte attività di carotaggio in vista, così è parso, dell'apertura di un cantiere nell'area. Episodi che, secondo la denuncia depositata, si sarebbero verificati "il 10 gennaio, il 14 gennaio" scorso e in altre date successive. Si tratterebbe di "accessi senza esposizione di autorizzazioni", il tutto prima delle delibere comunali sulla vendita. Lo riferisce Ansa.
Sala: "L'indagine è un atto dovuto, non ci facciamo condizionare dai signori dei no"
"E' un atto dovuto. Stiamo parlando di una 45 che vuol dire il registro degli atti non costituenti notizia di reato, quindi partiamo da questo presupposto. La procura quando dei cittadini fanno una denuncia apre un fascicolo dopodiché decide come classificarlo”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Che ha però aggiunto: "Il tema mi pare che sia un altro: c'è un partito virtuale dei signori del no, che non si candidano, perché se si candidassero prenderebbero l'1%, che però vuole condizionare l'amministrazione del sindaco". "Il sindaco in nove anni ha dimostrato che non si fa condizionare e che non si farà mai condizionare - ha aggiunto -. Se i milanesi tra due anni preferiranno avere un sindaco che ha paura della sua ombra e non prende decisioni, sarà un problema dei milanesi". "Credo che chiederemo un incontro a Corte dei conti e Procura e credo che sarebbe utile avere anche l'Agenzia delle entrate", ha aggiunto Sala che ha spiegato che il Comune andrà avanti con il bando per la vendita dello stadio. "Certo, ci mancherebbe altro. Lo faremo a brevissimo", ha concluso.
Salvini: "Stadio, spero che Sala chiarisca con il procuratore"
"Spero che Sala si chiarisca con il procuratore di Milano perche' ci vanno di mezzo i milanesi". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini a margine di un evento a Como, risponendo a una domanda sull'indagine in corso sullo stadio di San Siro. "Mi e' difficile commentare indagini che non conosco", afferma Salvini, "e non ho competenze per decidere. L'unica cosa che posso commentare sul nuovo stadio, che servira' per avere piu' sicurezza e sistemare il quartiere che comprende anche le case popolari, e' che il Comune ha perso 5 anni". "Stiamo tornando come al gioco dell'oca alla casella di partenza", sottolinea il ministro, "perdendo 5 anni per le divisioni della sinistra in consiglio comunale. Poi, non commento inchieste, ma deve esserci un problema tra Comune e Procura di Milano, prima con l'inchiesta sull'edilizia ora sullo stadio".
Lupi: "San Siro, spero che Sala sia coerente"
“Ho letto le dichiarazioni di Sala, mi auguro che per una volta sia coerente rispetto a quanto ha detto. Non ci si fa dettare l'agenda dalla Procura della Repubblica”. Così il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi sulla vicenda San Siro.
Fontana: "Trovare una soluzione punto e basta"
"Cerchiamo di trovare una soluzione punto e basta perche' qui mi sembra che si stia rischiando di bloccare tutto quello di cui questa citta' ha bisogno". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine di un evento, rispondendo a una domanda sull'inchiesta relativa allo Stadio di San Siro.