Milano
Scafisti con barconi dalla Libia all'Italia: dieci fermi a Milano
L'operazione della Dda e della Polizia di Stato: sgominata una organizzazione internazionale dedita al traffico di migranti. Almeno otto le traversate
Scafisti con barconi dalla Libia all'Italia: dieci fermi a Milano
La DDa di Milano e la Polizia di Stato hanno sgominato un'organizzazione internazionale dedita al traffico di migranti dalla Libia all'Italia ed altri Paesi. I reati ipotizzati sono associazione per delinquere, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed esercizio abusivo dell'attività creditizia. Almeno otto le traversate via mare ricondotte agli indagati, una approdata a Lampedusa, una a Civitavecchia e 5 sulle coste greche; un ulteriore viaggio si è concluso con una attività di soccorso.
Alle indagini ha collaborato l'Europol: il gruppo milanese era inserito in una più ampia rete criminale internazionale, con ramificazioni in Egitto, Libia e altri Paesi europei, riferisce Ansa.
"I migranti pagavano gli importi imposti dai facilitatori presenti a Milano"
"I migranti - si legge in una nota della Questura di Milano - dopo aver concordato, dall'Egitto, la partenza, hanno versato gli importi imposti ai facilitatori presenti a Milano; successivamente sono stati spostati in Libia attraverso il confine egiziano da altri correi presenti all'estero; giunti in territorio libico, i migranti sono stati raccolti dai facilitatori libici e collocati in 'safe house' dislocate in varie località in attesa di partire. Durante tale attesa, che è spesso durata anche diversi mesi, talvolta anche in condizioni degradanti, alcuni migranti sono stati anche costretti a improvvisi trasferimenti, per sottrarsi ai crescenti controlli delle Autorità libiche, finalizzati a contrastare le partenze illegali da quel territorio. Dopo aver raggiunto l'Europa, in particolare la Grecia o l'Italia, su imbarcazioni non sempre in grado di sostenere la traversata, gli indagati si sono talvolta adoperati per far ottenere ai migranti irregolari permessi di soggiorno o per garantire il trasferimento da Milano ad altre città".
Dai 4mila ai 6mila euro per un viaggio verso l'Italia e il metodo della hawala
Il traffico di ogni singolo migrante diretto verso l'Italia avrebbe portato all'organizzazione un introito oscillante tra i 4.000 e i 6.000 euro, per lo più versati da parenti o amici. La rotta attraverso la Grecia avrebbe comportato invece un pagamento tra i 3000 e i 5000 euro. "Per il pagamento della somma pattuita è stato ancora una volta utilizzato il consolidato metodo fiduciario conosciuto come "hawala" - afferma la Questura di Milano in una nota - grazie alla presenza, sempre nella zona di Milano, di un nucleo familiare specializzato nel citato trasferimento di denaro. Un sistema di trasferimento di denaro informale, basato sulla fiducia, in cui privati si accordano con altri privati e in cui il sovrapprezzo alla transazione è in genere più alto di quello richiesto dalle società che legalmente si occupano di tali attività di trasferimento di denaro contante. L'operazione odierna ha interessato non solo il territorio milanese, ma anche altre province italiane (Firenze, Asti, La Spezia e Pavia) ove sono stati rintracciati alcuni degli indagati destinatari del provvedimento di fermo.