Milano
Scavuzzo e la foto della cena con amici: la zona rossa della politica nostrana

Prendiamo per buona la versione dell'assessore milanese: anche se si tratta di foto d'archivio, resta una valutazione politica
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Ieri su Affaritaliani.it Milano abbiamo pubblicato un articolo nel quale si mostrava una foto di domenica, data in pasto ai social dalla vicesindaco Scavuzzo, alle prese con una cena tra amici, in casa. Anna Scavuzzo, nel giustificarsi (poiché è cosa vietata, vietatissima, fare cene tra amici in casa) ha detto che si trattava di una foto di amarcord, cioè di archivio. Evidentemente sfogliando le istantanee scattate sul telefono deve essergli venuto in mente il tempo in cui si poteva stare con gli amici e dunque - se vogliamo credere a questa tesi - avrebbe deciso di fare un post e anche una story su Instagram. Dimenticandosi peraltro di specificare che era una foto d'archivio. Visto che siamo per credere sempre alla buona fede delle persone, la facciamo anche stavolta. C'è però un non detto in tutta questa vicenda, ed è la valutazione politica. Se riassumiamo tutto, la valutazione politica viene fuori da sola. Anna Scavuzzo, ovvero l'assessore che comanda i ghisa, e dunque che dovrebbe fare i controlli nei parchi, e scoraggiare le feste "clandestine" pubblica nel giorno della domenica delle palme, mentre i parchi sono pieni e si moltiplicano le segnalazioni di feste clandestine a casa d'amici, una foto d'archivio nella quale sta facendo una festa a casa di amici, alle prese con una bottiglia di vino, e si dimentica di scrivere che è d'archivio. Serve aggiungere altro?