Milano

Sindacalista del Milanese investito a manifestazione di lavoratori a Biandrate

Adil Belakhdim viveva a Vizzolo Predabissi (MI) con la famiglia, travolto da un camion il cui autista ha forzato il blocco del sindacato

Sindacalista del Milanese investito a manifestazione di lavoratori a Biandrate

Durante una manifestazione di lavoratori della logistica un 37enne e' morto questa mattina investito da un camion davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate (NO) in via Guido il Grande. L'autista del camion pare abbia forzato il blocco organizzato dal sindacato Si Cobas che stava manifestando insieme al comparto della logistica. Dopo aver investito l'uomo - il sindacalista  Belakhdim Adil - è fuggito. A fermarlo in autostrada sono stati i carabinieri. Altri due operai presenti sarebbero rimasti feriti e portati in ospedale a Novara, ma le loro condizioni non sarebbero gravi. Il camionista dopo la fuga è stato rintracciato grazie alle immagini della videosorveglianza. Belakhdim Adil, coordinatore dei SiCobas Novara, viveva con la famiglia a Vizzolo Predabissi, nel Milanese. 

L'autista alla guida del camion si è costituito

Si è costituito l'autista del camion che stamattina a Biandrate ha investito e ucciso il sindacalista Si Cobas Adil Belakdim. L'uomo, dopo essersi allontanato a grande velocità dall’ingresso del centro distribuzione Lidl, raggiunto il casello autostradale Novara Ovest sull' A4, ha chiamato il 112, venendo subito raggiunto da un equipaggio del comando provinciale dei carabinieri di Novara. Il giovane è stato arrestato per omicidio stradale, resistenza e omissione di soccorso a cura dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.

Sindacalista ucciso, Draghi e Orlando: fatto gravissimo, fare piena luce

“Sono molto addolorato per la morte di Adil Belakhdim. È necessario che si faccia subito luce sull’accaduto” così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a margine del suo arrivo a Barcellona. “È gravissimo quello che è accaduto di fronte ai cancelli di un magazzino di Biandrate, vicino Novara. La tragica morte del sindacalista Adil Belakhdim è avvenuta in circostanze che andranno immediatamente chiarite. Nel settore della logistica stiamo assistendo ad una escalation intollerabile di episodi di conflittualità sociale che richiedono risposte urgenti. Alla famiglia del sindacalista la nostra vicinanza”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Roggiani (Pd): "Inaccettabile morire lottando per i propri diritti"

 "Inaccettabile morire lottando per i propri diritti. Mi lascia sgomenta e attonita la morte del sindacalista Adil Belakdim, travolto e ucciso da un camion mentre partecipava ad un presidio di fronte alla Lidl di Biandrate, nel novarese. Dopo le aggressioni ai lavoratori in protesta davanti ai cancelli della Zampieri di Lodi, è evidente come ci troviamo di fronte ad una situazione molto pericolosa di conflittualità. La politica tutta e le istituzioni non possono restare indifferenti: le battaglie per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono le nostre battaglie, e va fatto il possibile per fermare ogni tensione sociale. Alla famiglia, agli amici e ai compagni di Adil vanno la mia commossa solidarietà e un forte abbraccio". Così in una nota la segretaria metropolitana del Pd Milano Silvia Roggiani esprime il suo cordoglio per la morte del sindacalista Adil Belakdim, il trentasettenne residente a Vizzolo Predabissi.

De Rosa (M5S): "Aprire riflessioni sul salario minimo"

“La tragedia di questa mattina a Novara andava evitata. Non si può morire quando si difende il diritto al lavoro e la legittima richiesta, sostenuta anche dal M5S, di salario minimo. Ai familiari del sindacalista scomparso, ai suoi colleghi e al sindacato va il cordoglio e la vicinanza del M5S. Questa tragedia purtroppo non è un caso isolato e deve far riflettere anche la nostra regione. La settimana scorsa proprio in Lombardia abbiamo registrato violenti scontri e tafferugli a un presidio organizzato dal SiCobas davanti a un magazzino della logistica a Tavazzano di Villasesco, in provincia di Lodi. In ogni caso va quindi affrontata anche iun ambito locale un’ampia riflessione sul salario minimo e sul diritto al lavoro coniugato nel pieno rispetto dei valori di convivenza civile e democratica”. Così in una nota Massimo De Rosa, capogruppo del M5S Lombardia.








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