Milano

Speleologa intrappolata, i soccorritori: "E' vigile e collaborativa". La lunga uscita dalla grotta

Da sabato sera la 32enne Ottavia Piana è intrappolata nella grotta 'Abisso Bueno Fonteno' dopo un infortunio: i soccorsi l'hanno raggiunta, lenta l'uscita

di redazione

Speleologa intrappolata, i soccorritori: "E' vigile e collaborativa"

 L'infortunata e' vigile e collaborativa. E' quanto fanno sapere questa mattina i soccorritori dalla grotta 'Abisso Bueno Fonteno' in provincia di Bergamo dove da ormai un giorno e mezzo e' intrappolata la speleologa bresciana di 32 anni, Ottavia Piana. Come riferiscono i soccorritori, questa mattina il tratto piu' stretto non e' ancora stato superato dalla barella e dai soccorritori. Dal termine del tratto piu' stretto all'uscita seguira' un lungo tragitto, sempre impervio ma piu' lineare. All'interno della grotta sono presenti circa 20 soccorritori per il trasporto della barella e per le attivita' di disostruzione dei meandri piu' stretti. Tra i soccorritori anche personale sanitario che si occupa di monitorare le condizioni sanitarie della donna. Le tempistiche di uscita sono ancora incerte e sicuramente lunghe.

Nel 2023 la 32enne aveva avuto un analogo incidente nella stessa grotta

Dalla serata di sabato scorso sono in corso le operazioni per trarre in salvo la speleologa bresciana Ottavia Piana, 32 anni, rimasta intrappolata nella grotta tra il lago di Iseo e quello di Endine. Gia' nel 2023 la speleologa aveva avuto un analogo incidente nella stessa grotta ma, come riferisce il Soccorso alpino, in un altro punto.  In queste ore la difficolta' maggiore e' legata al fatto che il tratto piu' stretto non e' ancora stato superato dalla barella e da altri soccorritori. Dal termine del tratto piu' stretto all'uscita seguira' un lungo tragitto, sempre impervio ma piu' lineare. All'interno della grotta sono presenti circa una ventina di soccorritori anche per attivita' di disostruzione dei meandri piu' stretti.


Le difficoltà dei soccorritori nel portare fuori la barella

L'allarme era scattato intorno alle ore 22,30 di sabato scorso da alcuni amici della donna. La speleologa si e' infortunata a circa sei ore dall'ingresso della grotta dopo aver percorso 800 metri di meandro angusto e articolato in un punto che prima di sabato era rimasto inesplorato. Sul posto si sono recati uomini del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto. Domenica alle ore 13,30 circa l'infortunata e' stata trasportata in un punto all'interno della grotta dove e' stato allestito un campo base riscaldato e nel tardo pomeriggio sono iniziate le attivita' di disostruzione del tratto piu' stretto nel quale la barella, per mano dei soccorritori, ha iniziato a muoversi ma il tratto piu' stretto questa mattina non era ancora stato superato. Le operazioni proseguiranno senza sosta, le tempistiche di uscita sono ancora incerte e sicuramente lunghe.

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