Milano

Tangenti: indagini su appalti metro Milano, 13 arresti. Le carte

La Guardia di Finanza ha arrestato 13 persone per presunte tangenti legate alle forniture della metro, coinvolti due funzionari Atm

Tangenti: indagini su appalti metro Milano, 13 arresti

ECCO LE CARTE INTEGRALI

Sono state arrestate 13 persone nell'ambito di un'inchiesta per presunte tangenti sugli appalti per le forniture della metropolitana milanese. Tra i coinvolti anche due funzionari dell'Atm, l'azienda di trasporti milanese. A condurre l'operazione la Guardia di finanza di Milano.

I provvedimenti di custodia cautelare emessi dal Gip di Milano Lorenza Pasquinelli per presunti appalti truccati per lavori della Metropolitana Milanese, hanno interessato alcuni manager dell'Atm, l'azienda dei trasporti pubblici e alcuni manager di imprese private. La figura principale viene individuata in Paolo Bellini, responsabile dell'Unita' Amministrativa Complessa sugli Impianti di Segnalamento e Automazione delle linee della metropolitana. Secondo gli investigatori, vi sarebbero stati "decine di episodi corruttivi e di turbativa d'asta maturati in particolare nel settore degli appalti per l'innovazione e la manutenzione delle Metropolitane Milanesi". I manager delle imprese private sono esponenti di Siemens Mobility, Alstom Ferroviaria, Emgineering Informatica, Cait, Gilc e Ctf, tutte societa' iscritte nel registro degli indagati insieme a Ivm e Mad System nei confronti delle quali sono in corso perquisizioni.  Coinvolto anche un secondo funzionario Atm, Stefano Crippa .

L'indagine ha riguardato appalti da ottobre 2018 a luglio 2019 e in questo arco temporale "sono state registrate promesse in denaro pari a 125mila euro oltre a diverse utilita' quali prestazioni di servizi e benefit vari", ma le utilita' piu' significative, sottolineano ancora gli inquirenti, "sono state rappresentate dall'acquisizione, alle imprese gestite dall'associazione, di rilevanti sub appalti di lavori pubblici nella Metropolitana Milanese". Bellini avrebbe anche pilotato alcune procedure d'assunzione "nell'azienda di proprieta' comunale, favorendo soggetti privi delle necessarie professionalita' e competenze, ma legati alle imprese che lo remuneravano illecitamente". Perquisizioni sono in corso a Milano, Monza, Savona, Lodi, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Latina, Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Pescara e Chieti.

 

Tangenti: inquirenti, associazione a delinquere per corruzione

Intorno alla gestione di alcuni appalti della Metropolitana Milanese c'era "un'associazione a delinquere finalizzata al compimento di plurimi reati contro la Pubblica Amministrazione ed in particolare dei delitti di corruzione propria, turbativa d'asta, peculato, abuso d'ufficio e falsi in atti pubblici". Lo scrivono gli inquirenti che hanno eseguito oggi 13 arresti nell'ambito dell'inchiesta sulle gare dell'Atm. "Le indagini - dicono ancora gli investigatori - hanno accertato l'esistenza di un sistema di metodica alterazione di gare ad evidenza pubblica indette da Atm", gravitante intorno a Bellini "ed alle societa' Ivm e Mad System occultamente create e dirette dal funzionario infedele, insieme ad altri indagati, al fine di interferire nell'assegnazione ed esecuzione degli appalti Atm, parte lesa nel procedimento".

Secondo quanto ricostruito nell'ordinanza di custodia cautelare, "il metodo seguito dall'associazione per delinquere consisteva nell'offrire alle imprese interessate a partecipare alle gare d'appalto, la consulenza del pubblico ufficiale", sotto forma di fornitura di materiale e informazioni privilegiate, "trafugate dalla stazione appaltante" o garantendo la possibilita' di "sopralluoghi riservati e perfino la supervisione e correzione delle bozze di offerta, sino all'indicazione precisa delle percentuali di ribasso da offrire ad Atm al fine di prevalere sulle imprese concorrenti". Il tutto in cambio di promesse di denaro, proporzionale al valore dell'appalto e versato mensilmente. Previsto anche l'impegno da parte di chi aveva vinto la gara di coinvolgere nell'esecuzione delle opere le socita' Ivm e Mad System come subappaltatori.

Tangenti Atm: inchiesta tocca anche incidenti linea 1 metro' 

L'inchiesta sulla corruzione negli appalti dell'Atm si incrocia anche con gli accertamenti su una serie di incidenti avvenuti sulla linea 1 della Metropolitana Milanese, quelli sulle 'frenate brusche' che hanno provocato alcuni feriti. "Sono stati raccolti - scrivono gli investigatori - elementi relativi ad un ulteriore e piu' risalente episodio di corruzione, avvenuto nel 2006 per l'assegnazione dell'appalto relativo al sistema di segnalamento della linea Metropolitana M1, nel cui contesto sono emerse le recenti criticita' (frenate brusche d'emergenza) che hanno investito la linea rossa".

Tangenti Atm: gip, da intercettazioni gravi indizi colpevolezza

"Sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine alla quasi totalita' delle ipotesi di reati". E' quanto si legge nell'ordinanza della gip Lorenza Pasquinelli, che ha disposto l'arresto di 13 persone nell'ambito di un'inchiesta su 8 gare d'appalto della metropolitana milanese. "Si anticipa, peraltro, fin da subito come il tenore quasi sempre esplicito delle conversazioni intercettate abbia di fatto lasciato pochi margini interpretativi rispetto al significato dei singoli dialoghi e alle intenzioni dei loro protagonisti, rendendo cosi' agevole la ricostruzione sia delle attivita' criminose svolte" e "sia del contesto illecito in cui esse si sono sempre sviluppate". 

Il funzionamento del "metodo Bellini" nelle intercettazioni

"Io ho la garanzia che chiunque di questi venga mi dara' il lavoro... vabbe', voi sapete che io ho una societa', sono un socio occulto, chiamiamolo cosi', della I.V.M. che adesso si chiamera' M.A.D., dove in tutti questi anni abbiamo costruito con Benedetto la cosa e, ad esempio, loro mi fanno tutta la manutenzione degli impianti di segnalamento di tutte le quattro linee metropolitane, e dunque e' una realta' di 30 persone che fa prettamente soltanto manodopera". Lo diceva il dirigente dell'Atm, Paolo Bellini, in un'intercettazione disposta nell'ambito di un'indagine su presunte tangenti su alcuni appalti della metropolitana milanese. "Sai perche' si chiama M.A.D.? Perche' l'I.V.M. ha fatto un buco di 300 mila euro, siamo nella merda con la finanza", continua Bellini, che e' stato arrestato, assieme ad altre 12 persone, su disposizione del gip.

Nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti relative a gare per la metropolitana milanese, e' emerso che il manager di Atm Paolo Bellini ha proposto la posa di un cavo sbagliato all'amministratore di una societa'. Nell'ordinanza del gip si legge che in un'intercettazione, quanto al tema del cavo avente caratteristiche differenti da quelle richieste da Atm, Bellini (che e' stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta) propone di falsificarne la stampigliatura al fine di occultare ad Atm che il prodotto fornito non corrisponde a quello da contratto. In sostanza, scrive il giudice, Bellini "approva la posa del cavo 'sbagliato' previa rimozione della stampigliatura originale ed apposizione di quella contraffatta, affermando che l'unica possibilita' che tale frode emerga e' che, a fronte di un incidente ("un incendio, un cortocircuito... per arrivare a quello deve bruciare la galleria")". Lo stralcio dell'intercettazione recita: il "magistrato prende il cazzo di pezzo di cavo, lo manda ... cazzo ... a una societa' per l'analisi chimica, tecnica e ... dice: "'ah, questo non e''".

Sala: ATM eccellenza milanese, nome non sarà infangato

"E’ sconfortante scoprire che mentre tutti si impegnano e lavorano per il bene della comunità, qualche disonesto mette a repentaglio il lavoro fatto da una intera azienda.  ATM è un’eccellenza milanese e il suo lavoro non deve e non sarà infangato dalle malefatte di pochi. Ovviamente mi aspetto provvedimenti immediati da parte dell’azienda nei confronti di chi è stato coinvolto nei procedimenti giudiziari e una seria verifica dei processi aziendali". Così il Sindaco di Milano Giuseppe Sala.

ATM: da parte nostra subito fattiva collaborazione 

In relazione all’accesso della Guardia di Finanza di Milano alle sedi di ATM a Cascina Gobba e in Viale Zara, al fine di acquisire documentazione e informazioni inerenti un’indagine in corso nei confronti, tra l’altro, di due funzionari ATM, Paolo Bellini e Stefano Crippa, l’Azienda dichiara: ATM sin da subito ha prestato la propria fattiva collaborazione alle Autorità inquirenti anche al fine di determinare al più presto gli elementi relativi alle responsabilità dei soggetti indagati e assumere tutti i conseguenti provvedimenti a riguardo. L’Azienda è del tutto estranea ai fatti contestati, attribuiti ai singoli soggetti che, a quanto si apprende, avrebbero agito autonomamente in violazione del Codice Etico di ATM ancor prima che in violazione delle norme di legge. Di conseguenza, ATM ha già dato incarico ai propri legali al fine di tutelare l’Azienda in tutte le sedi opportune.







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