Milano

Lombardia, corsa ai test sierologici privati. Se tampone è positivo, rimborso

Qualora dopo la positività del test sierologico fatto privatamente, anche il tampone fosse positivo, è previsto un rimborso da parte della Regione

Test sierologici privati, Regione Lombardia rimborsa il tampone se positivo

Chiarimento della Regione Lombardia sui test sierologici privati: le persone che, dopo positività al sierologico, risultano positive anche al tampone riceveranno un rimborso per il tampone effettuato. E' quanto viene precisato in una Faq pubblicata sul sito della Regione. "Il laboratorio che offre ai singoli cittadini il test sierologico deve garantirgli l'intero percorso compresa l'effettuazione del tampone nasofaringeo in tempi rapidi - spiega la Regione - Si ricorda che tale indagine è effettuata presso i laboratori identificati dalla Direzione generale Welfare e comunicati al Ministero della Salute che li riporta in apposito elenco". In caso di positività del tampone naso faringeo, prosegue la Regione, "il laboratorio deve comunicare l'esito secondo il flusso previsto; la Ats mette in atto tutte le disposizioni di isolamento del caso, e dei contatti individuati con inchiesta epidemiologica; il costo del tampone viene restituito al cittadino nei limiti di cui alla Dgr n. XI/3132/2020 tramite le Ats che a breve disporranno di apposita modulistica". 

Nel frattempo è scattata la corsa al test. Migliaia di prenotazioni. E già centinaia di esami eseguiti, con le prime positività agli anticorpi per Sars-CoV-2 rilevate, fra cui casi con infezione recente quindi potenzialmente ancora infettivi (sarà il successivo tampone a stabilirlo). E' corsa al test sierologico 'privato' in Lombardia, dopo il via libera arrivato dalla Regione alla possibilità di eseguirli anche in laboratori privati. Basti pensare che in realtà come il Centro Medico Santagostino, rete di strutture che è fra quelle che offrono il test, le prenotazioni in due giorni hanno raggiunto quota 4 mila e sono state temporaneamente bloccate le agende. Fra i primi a cominciare con gli esami ai cittadini il Gruppo MultiMedica, che già il giorno successivo all'approvazione delle delibere in Giunta ha cominciato a fornire il servizio in 4 presidi: l'ospedale San Giuseppe a Milano, l'Irccs MultiMedica a Sesto San Giovanni, l'ospedale MultiMedica a Castellanza (Varese) e il MultiMedica di Limbiate (Monza Brianza). Da mercoledì 13 maggio a sabato 16 sono stati testati 1.367 cittadini. Di questi, tre quarti sono nel bacino di Milano e Sesto, cioè oltre un migliaio.

"Si tratta di persone che sono venute spontaneamente per sottoporsi al test. Uomini e donne, di tutte le età (il test può essere fatto anche ai bambini), con un'unica caratteristica in comune: tutti super informati al riguardo", spiegano dal Gruppo. Qui si testano sia la presenza di anticorpi IgG, che compaiono nel sangue dopo un po' di settimane e indicano che la persona è venuta a contatto con il virus, che la presenza di IgM, che sono le prime immunoglobuline a comparire nel sangue a seguito di un'infezione, ed essendo precoci indicano che questa infezione è temporalmente vicina. Dai test eseguiti nei primi 3 giorni (sabato escluso) nei presidi MultiMedica è emersa una positività per le IgG nel 18% dei casi e intorno al 5,5% per le IgM. Persone che si sono presentate nella struttura a eseguire il test e che quindi erano asintomatiche (o non avevano sintomi in quel momento). Le percentuali di positivi alle Igm è scesa lievemente dal primo giorno di servizio all'ultimo prima del weekend: era 6,3% e 6,4% nelle prime due giornate, ieri invece era intorno al 4,5%. Guardando al fronte ospedaliero, "la situazione sta migliorando - spiegano dal Gruppo - e si evince dal fatto che casi gravi come quelli di febbraio e marzo in pronto soccorso non ne stanno arrivando più da un paio di settimane, da qualche giorno prima della fine del lockdown". Tornando ai test sierologici, la delibera prevede il tampone successivamente alla positività agli anticorpi. Al Centro medico Santagostino le prenotazioni sono state aperte giovedì 14 maggio (e avevano già raggiunto quota 2 mila) e venerdì è stato il primo giorno di test. Le 4 mila prenotazioni raccolte coprono fino a sabato 23 maggio.

Dopodiché sono state bloccate, perché - spiegano dal centro - i test vengono erogati anche sulla base del 10% di tamponi che devono essere messi a disposizione. Si aspetterà dunque fino a martedì-mercoledì prossimo per capire la situazione del laboratorio e degli approvvigionamenti. Il Cms sta avviando ora anche un protocollo con le aziende e anche su questo ci sono già centinaia di richieste. Anche perché le aziende hanno l'esigenza fondamentale di ripartire. Anche su questo fronte andrà valutata la disponibilità di tamponi. Anche la Fondazione Poliambulanza di Brescia, ospedale multispecialistico privato no profit, convenzionato con il Ssn, ha raccolto le prime positività agli anticorpi. E stranamente le percentuali sono al momento più piccole rispetto a quelle riscontrate a Milano, nonostante Brescia sia una delle province più colpite dai contagi. La Fondazione Poliambulanza è partita col servizio giovedì 14 maggio, solo su prenotazione, nella sede centrale di Via Bissolati e nei tre punti prelievo esterni (due a Brescia e uno a Castiglione delle Stiviere). "Abbiamo aperto le agende fino a fine giugno raccogliendo 5 mila prenotazioni di singoli cittadini", riferiscono dalla struttura. Oltre a questi, sono già stati programmati circa 2.000 prelievi presso le aziende. Nei primi giorni di apertura sono stati effettuati 688 test sierologici. I pazienti che hanno evidenziato IgG positive sono 50. 

Di questi, la Fondazione Poliambulanza ha eseguito 30 tamponi nello stand drive-through appositamente allestito all'esterno della struttura. I rimanenti sono previsti lunedì 18 maggio. L'ente ha recentemente attivato un laboratorio di Biologia molecolare che da lunedì 18 arriverà a processare 580 tamponi al giorno. Di questi, circa 500 sono riservati a percorsi di sanità pubblica (prescrizioni dei Mmg, altre analisi di campionamento inviate da Ats/Asst, Pronto soccorso ospedaliero, attività di ricovero, eccetera).

"Per l'esecuzione dei TEST SIEROLOGICI, Poliambulanza si è resa operativa all'indomani della delibera di Giunta di Regione Lombardia di martedì 12 maggio - spiega all'adnkronos Salute Alessandro Triboldi, Direttore Generale di Fondazione Poliambulanza - Analizziamo la presenza delle immunoglobuline G (IgG), offrendo il sistema Abbott, selezionato dal Ministero della Salute, che garantisce un'affidabilità del 96%. Abbiamo privilegiato il servizio nei contesti aziendali, da tempo infatti aziende e relativi medici di medicina del lavoro ci avevano contattato per poter avviare percorsi di screening per meglio organizzare la ripresa delle attività. Per garantire il distanziamento sociale, per i siti produttivi con maggior numero di addetti, abbiamo organizzato prelievi presso gli ambulatori delle stesse aziende richiedenti". "In quest'ambito - prosegue - per questioni organizzative, al momento riusciamo a soddisfare circa 250 prelievi al giorno. Cionondimeno una larga parte della popolazione ha palesato forte interesse a conoscere se fosse stata in contatto con il virus. Attualmente abbiamo limitato la nostra capacità complessiva di processare TEST SIEROLOGICI fino ad un massimo di 700 al giorno, in funzione della necessità, in caso di esito positivo, di assicurare slot per l'esecuzione del tampone in tempi ristretti e nell'ambito delle regole imposte dalla DGR 3132 (spazio massimo del 20% per i tamponi eseguiti senza oneri per il Servizio Sanitario Regionale, garantendo almeno l'80% della capacità produttiva per i tamponi eseguiti nell'ambito di percorsi di sanità pubblica). Qualora dovessimo essere autorizzati per quantitativi superiori, forniremo spazi aggiuntivi per l'esecuzione dei prelievi''.

Fontana: "Ora più tamponi perchè la situazione si è calmata"

 "La strategia che abbiamo posto in essere e' determinata dal fatto che abbiamo piu' disponibilita', la situazione si e' calmata e quindi si puo' maggiormente operare sul territorio". A dirlo e' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispondendo a una domanda sul cambio di strategia messo in atto sui tamponi. "Ma quando si e' verificata la grande ondata - ha sottolineato Fontana a Sky Tg 24 - era assolutamente impensabile e impossibile porre in essere una strategia di questo genere, perche' dovevamo preoccuparci soprattutto di curare le persone che arrivavano in ospedale a ondate incredibili in condizioni molto gravi".

Fontana: "Fatto tutto ciò che ritenevo giusto"

"L'importante e' avere la propria coscienza a posto, ho fatto tutto quello che ritenevo fosse giusto e che e' stato confermato dai tecnici con i quali mi sono confrontato. Penso che non si debba avere paura se non si ha la coscienza con qualche problema". A dirlo e' Fontana, rispondendo alla domanda se tema per la sua persona dopo la scritta di contestazione apparsa a Milano.

Test sierologici, Fontana: "Folle e inutile corsa dei privati"

Milano - "I test sierologici, lo dice il ministero in due circolari, non hanno nessuna valenza diagnostica, ma semplicemente epidemiologica. Li facciamo solo per cercare di ricostruire come si e' mosso il virus. Ecco perche' questa folle corsa che pongono in essere i privati per fare il test sierologico e' inutile", sono parole di Fontana.







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