Milano

Ucraina, Fontana: Lombardia impegnata con i pazienti oncologici

Lombardia, Fontana: "Ringrazio il presidente Draghi per aver sottolineato quanto importante sia l'impegno dei nostri ospedali"

Ucraina, Fontana: Lombardia impegnata con i pazienti oncologici

"Ringrazio il presidente Draghi per aver sottolineato quanto importante e concreto sia l'impegno del nostro Paese e, in particolare, dei nostri ospedali nell'accogliere pazienti oncologici. Un'attivita', questa, che vede particolarmente impegnate le Regioni". Lo dice in una nota il governatore della Regione Lombardia , Attilio Fontana, commentando le parole del premier Mario Draghi durante la conferenza stampa a Versailles. ", fin dai primissimi giorni - spiega Fontana - e' scesa in campo, con Areu, al fianco della Ong Soleterre per portare e curare nelle strutture sanitarie della nostra regione piccoli pazienti oncologici. Un'azione che insegna della solidarie' e della vicinanza a chi soffre".

Regione Lombardia: 2mila profughi arrivati e assistiti anche per il Covid

Anche Regione Lombardia è mobilitata per aiutare la popolazione ucraina. Ad oggi sono oltre 2mila i profughi arrivati ed assistiti sotto il profilo socio-sanitario, la maggior parte dei quali donne e bambini. "Al momento, sono pochissimi i casi di persone riscontrate positive al tampone Covid. Nella quasi totalità dei casi, fatta eccezione per i più piccoli al di sotto dei 5 anni di età, è buona la disponibilità alla proposta di vaccinazione anti-Covid": lo riferisce l'assessore regionale al Welfare Letizia Moratti in un post.

"Grazie agli interpreti - prosegue - stiamo facendo fronte ad alcuni problemi causati dalla lingua nel ricostruire anamnesi e vaccinazioni pregresse. Quasi tutti i profughi sono già stati sistemati presso la rete di accoglienza di parenti o amici, anche grazie alla grande collaborazione di associazioni di volontariato, onlus, Caritas e parrocchie".

Ucraina, accoglienza in Regione Lombardia: i numeri

Moratti riferisce i dettagli dell'accoglienza dal punto di vista sanitario, con dati aggiornati alla mattina di giovedì 10 marzo. Hot Spot Niguarda: 7 persone (donne e minori) prese in carico dai Centri Vaccinali e dai Consultori familiari Fatebenefratelli Sacco: circa 10 bambini al giorno visitati Santi: 12 persone prese in carico Scintille Policlinico (attivo da subito come Centro vaccinale): 40 persone, tutte vaccinate ASST Rhodense (in attivazione): 11 richieste ASST Nord: dall’8 marzo circa 20 persone al giorno visitate, di cui la gran parte già vaccinati ASST Ovest: Il 9 marzo 45 persone visitate, 30 a Magenta e 15 Legnano, quasi tutti adulti vaccinati ASST Melegnano Martesana (in attivazione): circa 200 richieste di visita ASST Lodi: 8 persone visitate e 54 in programmazione. HUB di Bresso: primo centro attivato, già 68 passaggi per tamponi e vaccinazioni Ats Insubria: 391 persone dal 4 al 9 marzo, prese in carico da Ats e Asst. Oggi circa 500 nuove posizioni trasmesse dalle Prefetture.

Aiuti alla popolazione ucraina: il convoglio di Refugees Welcome Italia

Tra le associazioni che si sono mobilitate per la popolazione ucraina anche Refugees Welcome Italia. Un pullman, quattro furgoni e cinque automobili, con 25 persone a bordo, carichi di aiuti umanitari per il popolo ucraino, sono partiti con destinazione Przemysl, la cittadina polacca, vicino al confine con l’Ucraina, dove ci sono migliaia di persone. A bordo dei mezzi c’è anche la brigata di cucina del ristorante Rob de Matt che cucinerà un pasto caldo per 2mila rifugiati e rifugiate. La carovana tornerà tra sabato e domenica portando a Milano una cinquantina donne, bambini e persone con fragilità.

Al momento sul sito di Refugees Welcome, inoltre, già 350 famiglie milanesi si sono candidate per accogliere i cittadini e le cittadine in fuga; 200 famiglie sono state già state contattate e considerate idonee. Per ora sono stati fatti 3 inserimenti nelle famiglie e altri 20 saranno fatti entro il fine settimana.

Ucraina, "accoglienza diffusa" sul territorio di Milano

“L’emergenza ucraina ci sta portando a sperimentare un modello di ‘accoglienza diffusa’ nel territorio, - spiega a Mia News Valentina La Terza, program manager di Refugees Welcome Italia - c’è una grande adesione da parte dei cittadini e delle cittadine di Milano, come non era mai accaduto con le altre crisi umanitarie. ‘L’accoglienza diffusa’ è possibile quando c’è un’intera comunità che si mobilita, che si prende cura delle persone quotidianamente, come sta facendo il quartiere di Dergano, dove ci troviamo oggi, dove ha sede Rob de Matt. Un quartiere molto dinamico, dove gli abitanti fanno rete sul territorio riuscendo a rispondere alle emergenze del momento. Le persone che stiamo per accogliere hanno bisogno di cura e ne avranno bisogno per molto tempo. Questa è l’accoglienza che serve. Infatti, quella che stiamo per affrontare è una maratona, dobbiamo avere pazienza, organizzare le reti e raccogliere le risorse perché sarà molto lunga. Molte aziende, organizzazioni sociali e privati cittadini stanno donando, li ringraziamo tantissimo. Speriamo che le donazioni continuino ad arrivare per poter organizzare al meglio l’accoglienza. Questa attivazione dal basso richiede alle istituzioni di essere all’altezza di questa difficile situazione”.

Refugees Welcome Italia e l’associazione ‘I bambini dell’Est’ stanno collaborando per creare il collegamento tra le famiglie italiane che vogliono ospitare e le persone ucraine che stanno arrivando nel nostro Paese. ‘I bambini dell’Est’ da 12 anni organizza i soggiorni estivi (tre mesi) e invernali (un mese) di ragazze e ragazzi orfani originari delle città di Kharkiv, Zhytomir e Berdichev.

Milano, l'arrivo di bambini profughi dall'Ucraina

“Stiamo cercando di far uscire dall’Ucraina il maggior numero possibile di persone – racconta Federica Bezziccheri, presidente dell’associazione ‘I Bambini dell’Est’ -. Domenica scorsa sono arrivati a Cernusco sul Naviglio 5 pulmini con 10 ragazze e 20 bambini provenienti dalla regione di Kharkiv; grazie al coordinamento di Refugees Welcome ed Emmaus oggi dal confine tra Polonia e Ucraina è partito un pullman, a bordo del quale stanno viaggiando 47 persone tra donne e bambini, che arriveranno a Milano domani mattina presto (venerdì, ndr) e che saranno accolte nelle case delle famiglie milanesi. In collaborazione con AVSI e Progetto Arca stiamo aprendo il primo spazio di accoglienza a Milano per il trasferimento di due case famiglia di Krasnokuts'k che ospitano sedici orfani”.

Il ristorante Rob de Matt allestisce una cucina ai confini con l'Ucraina

“Settimana scorsa – racconta Edoardo Todeschini, chef fondatore di Rob de Matt - chiacchierando io e il mio aiuto cuoco abbiamo pensato che sarebbe stato bello andare a cucinare per i profughi ucraini al confine con la Polonia. Da questo semplice idea, dopo pochi giorni, eccoci qui in partenza con questa carovana. Per noi, per Rob de Matt, non ci sono rifugiati di prima o di seconda classe: questa estate alcuni di noi erano su una nave per salvare le persone che rischiano la vita per attraversare il Mediterraneo. Durante il primo lockdown, grazie al sostegno di decine di volontari, abbiamo cucinato per i senza fissa dimora di Milano. Oggi partiamo per dare il nostro contributo in questa drammatica emergenza umanitaria”.

“Come già era successo nel primo lockdown – dichiara Anita Pirovano, presidentessa del Municipio 9 - quando diventa necessario Rob de Matt dimostra una grande capacità di passare da luogo di convivialità e aggregazione ad attivatore di mutualismo e solidarietà. ‘Mala tempora currunt’. Nonostante questo, ancora una volta dal nostro Municipio, dal nostro territorio, si liberano straordinarie energie e una generosità diffusa, un aiuto concreto e - insieme - la miglior risposta alla guerra e ai nazionalismi”.

La spedizione è organizzata e promossa da Refugees Welcome, I bambini dell'est, Rob de Matt, St Ambroeus Fc, Cooperativa Abitare, Anpi Dergano, Municipio 9 Milano, L'Ape Clotilde.

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