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"Una app per teenager al giorno: ecco cosa mi è successo"- Foto -
GIORNO 3. ONCE Non ho abbastanza coraggio per spendere il mio tempo libero dietro ad una app di incontri.
Mi sono sempre tenuta alla larga da Meeting, Tinder – anche quando ho conosciuto casualmente il suo fondatore in una vera serata da teenager – , ma la sfida me l’hanno lanciata e che ONCE sia! Prima pagina: scegli quattro foto di te. Naturalmente opto per le migliori foto profilo che ho su Facebook, così non mi sbatto troppo. “Dì quanti anni hai, se sei caucasica, orientale, latina…” mi chiede la app. “Latina, latina, acchiappi di più” mi incita mia sorella in pausa pranzo perché, lo ammetto, avevo bisogno di un supporto per buttarmi in questa caxxxata di esperimento. Seconda fase: il motore sceglie per te in base ai tuoi interessi. Ma quali interessi?!?!?! Nessuna mi ha chiesto nulla a meno che non fossi cattolica, musulmana o protestante!
In meno di 5 minuti mi contatta Marco. Se la foto mi piace posso cominciare a chattare. Così, in pochi minuti?!? Poverino, bella faccia, ma no: gli incontri online non fanno per me.
Prima di cancellare la app dò una sbirciata alla “carne” sulla mia vetrina in quel momento, ovvero, quali uomini potrebbero fare al caso secondo l’algoritmo di ONCE.
E così scopro che, pronto per me, c’è Maurizio, 30 anni, palestrato color salmone dall’eccessivo autoabbronzante con solo uno slippino bianco addosso. La foto la sta scattando direttamente dalla palestra.
No, non sono abbastanza giovane per ONCE
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