Milano

Vago, incarico a Pavia: il "parere" che vale 154mila euro

L'ex rettore della Statale Gianluca Vago in pole position per la presidenza del Cnao, Centro nazionale di andrologia oncologica di Pavia. Ma c'è un nodo...

di Fabio Massa

Sui giornali escono, giorno dopo giorno, le prime decisioni del nuovo corso in Statale dopo l'entrata in carica del rettore Elio Franzini, che ha preso il posto di Gianluca Vago. Lui, l'ex rettore, è persona assai stimata dalla Lega e anche dal Movimento 5 Stelle, con il quale pare avesse avuto una interlocuzione ai tempi della permanenza in consiglio regionale di Silvana Carcano, sfidante di Maroni alle regionali del 2013 e oggi fuori dall'assise regionale (non si è ricandidata).

Su Affaritaliani.it Milano avevamo scritto di come Gianluca Vago avesse "messo nel mirino" il posto di presidente del CNAO. Che cos'è il Cnao? E' il Centro Nazionale di Andrologia Oncologica, istituito dal ministero della salute, gestito da una Fondazione, che ha sede a Pavia. Il presidente del Cnao, Borloni, ha rassegnato le sue dimissioni e dunque dal primo gennaio 2019 ci sarà un nuovo presidente. Il presidente uscente, Erminio Borloni, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it Milano, il 20 settembre ha preso carta e penna e ha chiesto un parere "pro veritate" a un notaio di Genova, tale Andrea Fusaro (professore ordinario di sistemi giuridici comparati nel capoluogo ligure). I quesiti sono due, e sono alquanto scontati: il primo è se il consiglio della fondazione sia legittimato a individuare fin da ora il sostituto di Borloni; e il secondo è se il presidente che venga così nominato "può sopravvivere" al consiglio. Tradotto: chi viene nominato da un consiglio che scade, rimane in carica oltre il consiglio stesso oppure no?

Il 27 settembre il professore di Genova risponde: ovvio che si può nominare il nuovo presidente se l'altro si dimette. Sul secondo quesito, è più articolato ma alla fine conclude che il nuovo presidente è slegato dalla vita del consiglio che l'ha nominato. Ovviamente la cosa è stranissima: è come se il presidente dell'Eni sopravvivesse al cda che lo ha eletto. Ma così è. Ed è una buona notizia per Gianluca Vago, che pare essere il pretendente più accreditato alla poltrona di presidente. E che ovviamente può essere nominato adesso, che siede ancora in consiglio in quanto ex rettore della Statale. A far supporre che qualche novità potrebbe arrivare a breve, è l'ordine del giorno della riunione di domani del consiglio, che alle 12, al punto 1, prevede la discussione del "parere pro veritate" e soprattutto "determinazioni conseguenti". Che cosa vuol dire? Potrebbe essere la giornata della svolta, e potrebbe essere che Vago ce la faccia. In "palio", per cinque anni, c'è uno stipendio da 154mila euro l'anno. Non una roba da poco.

fabio.massa@affaritaliani.it







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