Milano

Verzoletto, successo per la mostra a Pavia

Federico Ughi

Alla Galleria Pagani di Pavia una nuova mostra dedicata al pittore Alberico Verzoletto: successo all’inaugurazione, apertura sino al 31 dicembre

Verzoletto, successo per la mostra a Pavia

Successo per la nuova mostra dedicata all’opera di Alberico Verzoletto alla Galleria Pagani di Pavia, inaugurata il 17 novembre. Il vernissage nei locali di Onorino Pagani di viale Bligny, 91 ha visto la partecipazione di Giancarla Mazza Verzoletto, moglie dell’artista scomparso nel 2010 e curatrice dell’archivio generale, assieme al professore Gian Piero Rabuffi, co-curatore dell’archivio stesso. Il noto e stimato critico d’arte è inoltre l’autore di tre distinti volumi pubblicati in anni recenti che stanno contribuendo a dare finalmente la giusta e meritata attenzione al lavoro di un artista a tutto tondo, che ha scelto di mettere a frutto la propria dimensione creativa prevalentemente vivendo a stretto contatto con i luoghi che costituiscono il motivo principale della sua ispirazione, tra Trivero e la Valsessera. Ma il cui talento puro di paesaggista  lo proietta senza ombra di dubbio in un contesto di rilevanza nazionale.

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E lo dimostrano ad esempio le sempre più frequenti occasioni espositive, accompagnate da un crescente interesse di critica e pubblico. Un segnale, forse, del mai sopito desiderio degli amanti ed appassionati di arte verso forme espressive con le quali poter stabilire una immediata connessione spirituale, estetica, emozionale. Requisito chiaramente da non scambiare per facilità, giacché anche un profano può agevolmente, avvicinandosi all’opera di Verzoletto, cogliere i segni di un equilibrio compositivo e di una intelligenza pittorica propri solo di un maestro che è giunto attraverso un lungo e laborioso percorso ad essere in pieno possesso della propria disciplina e dei suoi strumenti.

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A rendere rilevante il lavoro dell’artista biellese c’è anzi proprio tutto l’antico piacere che deriva dall’essere posti in modo così diretto di fronte ad autentiche e assolutamente convincenti tracce della presenza di un pittore e del suo nobile mestiere. Appassionato, lucido e fecondo. Piacere che oggi, se non proibito, appare tanto spesso negato o frustrato.  Questo non significa voler dubitare che le banane di Cattelan siano arte. Lo sono ed è bene convincersene ed è fuori tempo chi ritiene il contrario: solo, al tempo andrà lasciato il giudizio su quale stoffa si tratta. Ma il pubblico può e deve essere altrettanto libero di accettare, comprendere, meditare attorno al dominante concettualismo contemporaneo nelle sue forme più sofisticate e de-materializzate quanto di avere immediati appagamento e gratificazione di  occhi e spirito di fronte ai colori brucianti e alla brama di pittore di un Alberico Verzoletto. C’è spazio, riteniamo, per entrambe le manifestazioni. E per molto altro ancora. 

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Ha scritto Rabuffi: “Agli artisti della sensibilità di Verzoletto è come se fosse concesso un privilegio, che è al contempo un dono per tutti: quello di saper e di poter liberamente esprimere quella sehnsucht nei confronti dello stato di natura dell’uomo, quel candore ricco di vitalismo sensuale, l’ebbrezza dell’abbraccio con forze primigenie che sanno immediatamente parlarci ed accoglierci, riconciliandoci con una condizione di verginità perduta e di libertà spirituale autentica”. La mostra sarà ancora godibile sino al 31 dicembre.

okAlberico Verzoletto: i volumi editi da Pime
 

Alberico Verzoletto in mostra
17 novembre-31 dicembre 2019
Galleria al Naviglio di Onorino Pagani Viale Bligny, 91 - Pavia

Alberico Verzoletto - Archivio generale delle opere
Curatori: Giancarla Mazza Verzoletto e Gian Piero Rabuffi
Trivero (BI) - Frazione Ronco 41 Tel. 015.756715 - 3487930939








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