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Milano, mamma travolta dal camion: l'autista andrà ai domiciliari. Il gip: "Da lui assoluta insensibilità"

Ieri sera presidio in viale Serra per ricordare Rocio Espinoza Romero, travolta da un tir mentre attraversava la strada assieme ai suoi due figli gemelli sul passeggino. Il sindaco Sala ha incontrato i famigliari

di redazione

Milano, mamma travolta dal camion: l'autista andrà ai domiciliari. Il gip: "Da lui assoluta insensibilità"

Francesco Monteleone, l'autista del camion che ha travolto e ucciso Rocio Espinoza Romero davanti ai suoi figli di un anno e mezzo che erano sul passeggino, avrebbe manifestato "assoluta insensibilita' per le conseguenze delle sue condotte" perche' "non si e' presentato spontaneamente alle forze dell'ordine e non ha chiamato i soccorsi". Lo scrive il gip Alberto Carboni nel provvedimento con cui lo ha scarcerato concedendogli i domiciliari. Il gip afferma che l'autista potrebbe essere stato indotto a non prestare soccorso per il "turbamento" provocato dall'incidente ma censura comunque il fatto che si sia allontanato "senza prestare aiuto alla donna travolta e senza curarsi delle altre persone coinvolte nel sinistro". Monteleone si e' avvalso della facolta' di non rispondere.

Le quattro telefonate al padre dopo l'incidente

L'incidente "è avvenuto alle 9:44" dell'11 dicembre "e dall'analisi del telefono cellulare" risulta che Francesco Monteleone ha effettuato "quattro tentativi di chiamata al padre in rapida successione (9:51, 10:00, 10:04, 10:32)". Lo evidenzia il gip di Milano Alberto Carboni nell'ordinanza di arresti domiciliari a carico del 24enne. Una "simile coincidenza temporale" delle quattro telefonate, pochi minuti dopo il fatto, "e l'insistenza delle telefonate verso il genitore", scrive il giudice, "non possono certo essere casuali e trovano una spiegazione logica solo nel fatto che l'indagato si era accorto di aver investito una persona e che, preso dal panico, tentava di mettersi in contatto con il padre".

Milano, centinaia di persone al presidio per la mamma travolta da un camion

Un presidio si è svolto nella serata di giovedì 12 dicembre a Milano all'incrocio tra viale Renato Serra e viale Scarampo, in zona Portello, dove mercoledì la 34enne peruviana Rocio Espinoza Romero, è stata travolta e uccisa. La manifestazione, intitolata 'Fermiamoci tutti', è stata promossa da Città delle Persone, che chiede un giorno di lutto cittadino e un blocco totale del traffico sabato 21 dicembre o il giorno dopo. Centinaia le persone presenti alla manifestazione pacifica, compresi molti componenti della comunità peruviana ed esponenti di varie associazioni.

Sala: "Ho incontrato i parenti di Rocio, una famiglia straordiniaria"

Nella giornata di ieri il sindaco Beppe Sala ha visitato i famigliari della donna. "Sono stato a casa loro a trovare il marito, la famiglia e la madre che ha avuto qualche conseguenza per fortuna non grave. Quello che si capisce dalla dinamica e' che la madre, anche con un certo livello di eroismo, e' riuscita a spostare la carrozzina. Sono andato per portare le condoglianze ma anche per vedere se potevamo aiutarli prima di tutto per il rilascio della salma e' poi per il funerale". "E' l'esempio di una famiglia di immigrati che si e' integrata in maniera eccezionale. La signora lavorava di notte al Pio Albergo Trivulzio e di giorno studiava per diventare infermiera, il marito fa il falegname. Una famiglia straordinaria, purtroppo e' una tragedia". Chiudere la citta' ai mezzi pesanti, ha aggiunto, "e' complicato. Si puo' regolamentare in maniera diversa sugli orari. Queste tragedie devono indurci a riflettere ancora ma chiuderla mi pare molto complicato".

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