Milano

Violenta due donne e aggredisce i carabinieri: arrestato a Milano

Ha violentato due donne al centro di Milano e quando sono arrivati i carabinieri ha risposto con calci e pugni. Calderoli: "Serve la castrazione chimica"

Violenta due donne in Corso Buenos Aires

Ha aggredito due donne al centro di MILANO e quando sono arrivati i carabinieri ha risposto con calci e pugni. E' accaduto in corso Buenos Aires, dove un senzatetto di 25 anni, originario del Mali, è stato arrestato per violenza sessuale continuata e resistenza a pubblico ufficiale. Nei confronti dell'indagato, accompagnato nel carcere di San Vittore, sono emersi precedenti per violenza privata, molestia o disturbo alle persone, evasione, oltre a reati in materia di stupefacenti. Il 24 febbraio scorso per lo straniero è stato disposto un Daspo urbano, che prevede il divieto di accesso alla stazione ferroviaria di MILANO Centrale.

Aggredisce i carabinieri con calci e pugni: arrestato il violentatore

Le vittime delle violenze sono una donna italiana di 57 anni e una di nazionalità romena di 52. Entrambe, soccorse e curate, hanno presentato denuncia. Gli investigatori le hanno invitate a rivolgersi al più vicino centro antiviolenza.

Calderoli: serve la castrazione chimica

"Nell'arco di pochi giorni a Milano fermati due molestatori seriali accusati di aver aggredito e palpeggiato piu' donne in breve tempo, entrambi recidivi e gia' noti per questi reati sessuali. Questi due casi, che rappresentano la punta di un iceberg sommerso in tutta Italia, confermano la necessita' di ripensare seriamente alla mia storica proposta di una 'castrazione chimica', temporanea e con effetti reversibili, per questi soggetti patologici, proposta che ho presentato in ogni legislatura, inclusa quella attuale, ma mai discussa". Lo afferma Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato. "Questa inarrestabile ondata di violenze sessuali commesse da soggetti recidivi conferma la necessita' di introdurre nel nostro ordinamento la misura temporanea della castrazione farmacologica, per inibire chimicamente per un periodo limitato di tempo le pulsioni deviate di questi violenti criminali. Ricordo inoltre che nel 2018 un giudice del tribunale di Milano aveva emesso nei confronti di un pedofilo recidivo, che aveva abusato di tre bimbe, un'ingiunzione terapeutica riconoscendo che su uno stupratore seriale la sola pena detentiva non produce alcun effetto sui comportamenti illeciti connessi ad 'un disturbo della sessualita' non controllabile' e aggiungendo che al detenuto per reati sessuali, oltre alla pena, occorre affiancare un percorso di cure per limitare le pulsioni sessuali. Per cui, senza entrare nel caso specifico, quella sentenza di fatto aveva gia' aperto la strada alle cure farmacologiche per inibire le pulsioni sessuali in alcuni soggetti. Cosa aspettiamo? Di fronte a queste violenze sessuali quotidiane auspico che il Parlamento si impegni subito a discutere e votare la mia proposta di legge.

 

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