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Voghera, Adriatici un uomo distrutto: non ricorda come è partito il colpo

Voghera, Adriatici un uomo distrutto: non ricorda come è partito il colpo

A Palazzo di giustizia di Pavia c'è stato l'interrogatorio di garanzia di Massimo Adriatici, l'assessore alla Sicurezza di Voghera accusato di eccesso colposo di legittima di difesa in relazione alla morte di Youns Bousseataoui. L'interrogatorio si è svolto davanti al gip Maria Cristina Lapi. Adriatici ha risposto per circa tre ore alle domande del gip di Pavia che deve valutare se confermare a suo carico gli arresti domiciliari per la morte di Youns El Boussettaoui ucciso da un colpo della sua pistola martedi' sera. Poi l'esponente leghista si e' allontanato a bordo di un'auto in compagnia dei suoi legali. Il gip di Pavia ha infine convalidato gli arresti domiciliari per Massimo Adriatici.

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Stando a quanto si apprende, da una visione del video sulla morte di Youns El Boussetaoui elaborata con tecniche di maggiore definizione emerge un "dettaglio importante", non visibile dal filmato originale. La Procura ha così disposto una consulenza affidata a un ingegnere informatico. 

Adriatici, non so come sia partito colpo 

"Non ho un ricordo preciso, non so come sia partito il colpo", ha detto l'assessore di Voghera, Massimo Adriatici, al gip secondo quanto riferito dai suoi legali che hanno inoltre fatto sapere che "Adriatici e' un uomo distrutto, profondamente dispiaciuto. E' una persona normale che non ha mai avuto un appunto nella sua carriera professionale". "Adriatici e' distrutto come chiunque perche' una persona e' morta, c'e' un procedimento penale in corso e soprattutto e' distrutto nel vedersi descritto dai media come uno sceriffo. Abbiamo cercato di bloccargli l'accesso ai media", hanno aggiunto i legali secondo i quali "Massimo Adriatici e' stato vittima di una violenza improvvisa e inaudita che l'ha fatto cadere a terra, procurandogli uno stato di confusione e delle lesioni riscontrate dal medico legale incaricato dal pm".

"Non si puo' parlare di pentimento perche' Massimo Adriatici non aveva la volonta' di uccidere. E' una persona a tratti disperata perche' e' morto un uomo, lui ha molta umanita', non e' come viene descritto da qualcuno in modo strumentale", chiariscono gli avvocati del leghista che precisano: "Adriatici aveva sempre il colpo in canna perche', quando uno e' sottoposto a un addestramento da poliziotto e si porta dietro un'arma, sa che se si trova in una situazione di pericolo puo' andare in panico. Se togli la sicura invece puoi sparare senza stress e non fare ulteriori attivita' che ti portino via del tempo".

Nel frattempo Voghera su prepara per una manifestazione prevista per domani pomeriggio in solidarieta' di Youns El Boussetaoui, e il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli, della cui giunta fa parte Massimo Adriatici, ha invito "gli esercenti di piazza Meardi e aree limitrofe a prestare ogni opportuna attenzione e suggerisce di valutare l'eventuale chiusura delle proprie attivita'".

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