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KIA E AC MONZA “Insieme per vincere”

Kia e AC Monza donano al reparto di neuropsichiatria per l’infanzia dell’ospedale di Desio degli ambienti più moderni e accoglienti

“Insieme per vincere”, questo è il nome del progetto lanciato da Kia Motors Italia e Calcio Monza, per donare ai piccoli pazienti dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria e Psicologia per l’Infanzia e l’Adolescenza dell’Ospedale di Desio (MB), ambienti più accoglienti e moderni.

L’iniziativa, presentata allo Stadio Brianteo di Monza dal vice presidente e Ad del Monza Adriano Galliani e dal direttore marketing e comunicazione di Kia Italia Giuseppe Mazzara, ha portato alla decorazione delle pareti degli ambulatori dedicati ai più piccoli del nosocomio brianzolo, con disegni a tema calcistico. Contemporaneamente, Kia e la società biancorossa hanno finanziato l’introduzione negli spazi comuni dei reparti dedicati ai più piccoli, di giochi e gadget sportivi che consentono momenti di svago, altrimenti impossibili ai bambini.

“Quando con Silvio Berlusconi abbiamo deciso di acquistare il Monza, volevamo dare vita ad un’operazione in grado di rilanciare la società, ma volevamo anche fare qualcosa per il territorio - ha commentato il vice presidente del Monza Adriano Galliani -. Quella che presentiamo oggi è un’iniziativa che va proprio in questa direzione: fare in modo che il calcio porti un po’ di gioia e di luce ai bambini sfortunati ospitati da questo reparto dell’Ospedale di Desio”

“Il nostro rapporto con il Calcio Monza è iniziato un anno e mezzo fa, quando abbiamo saputo dell’ingresso di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani nella società - ha spiegato il responsabile comunicazione e marketing di Kia Italia Giuseppe Mazzara -. Avevamo capito che in questo progetto c’era una potenzialità enorme, ci abbiamo creduto e i risultati ci stanno dando ragione. Il progetto di Kia e quello del Monza sono molto simili: entrambi puntiamo sulla crescita e sulla responsabilità sociale. Per questo abbiamo deciso di supportare questa struttura sanitaria brianzola che da una mano ai bambini meno fortunati”.