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Ape: pensioni quota 100. Pensioni quota 41, mini pensioni
Pensioni quota 100. Pensioni quota 41, mini pensioni. Cosa dicono Occhiadoro e Nannicini.
Pensioni, riforma: revisione delle attuali norme pensionistiche attraverso cambiamento delle aspettative di vita: quando e per chi si prospettano queste novità pensioni.
E' interessante notare - si legge su Business Online - come nonostante la delusione di queste novità per le pensioni c'è chi già da parte non solo dai contrari della maggioranza come sarebbe naturale, ma dalla maggioranza stessa rilancia con forza una delle novità per le pensioni che sarebbe davvero la più importante e lo ha fatto più volte nelle ultime notizie e ultimissime. Tra queste c'è Nanninici, ma non solo come ha spiegato anche Occhiodoro del Gruppo Online che ha parlato con diverse esponenti proprio su questa tema.
Sono uno dei meccanismi che per i più erano sconosciuti, ma che pian piano si sta imparando a conoscere di importanza per le novità per le pensioni e di come poter davvero fare novità per le pensioni stesse strutturali e profonde. Stiamo parlando ovviamente delle aspettative di vita sempre più al centro dell'attenzione delle ultime notizie e ultimisssime
Una revisione delle aspettative di vita per modificare le attuali norme pensionistiche per tutti andando anche oltre le tanto richieste novità per le pensioni di quota 100 e quota 41: tra le ultime notizie sui temi in discussione per una revisione più importante e profonde della attuali regole previdenziali è tornato prepotentemente in discussione quello della richiesta di cambiamento, o totale abolizione, delle aspettative di vita, o meglio dell’adeguamento dell’età pensionabile alle speranze di vita Istat. Si tratta, del resto, di un meccanismo che, come dimostrano anche le ultime notizie, non avrebbe al momento più alcun senso: al momento della formulazione delle regole pensionistiche oggi in vigore, con l’aspettativa di vita che continuava ad aumentare, si è deciso di adeguare ad essa il conseguente aumento dell’età pensionabile che, infatti, cresce di tre o quattro mesi ogni due anni. L’età pensionabile, per esempio, dal primo gennaio 2016 è salita, passando sai 66 anni e tre mesi ai 66 anni e sette mesi, e un ulteriore scatto è attesa dal primo gennaio 2019.
Tuttavia, stando alle ultime notizie Istat, l’aspettativa di vita ultimamente non è cresciuta ma, al contrario, si è anche abbassata e questo sarebbe il primo motivo per cui il meccanismo dell’aspettativa di vita dovrebbe essere rivisto. Ma si tratta di una revisione che sarebbe importante soprattutto per quelle categorie di lavoratori, come chi è entrato giovanissimo nel mondo occupazionale o chi svolge, o ha svolto, occupazioni faticose e pesanti, per cui dovrebbero essere messe a punto norme ad hoc, esattamente come quelle esistenti prima dell’entrata in vigore delle attuali regole previdenziali che hanno adeguato tutte le tipologie di attività senza alcuna distinzione, cosa che in realtà è chiaramente impensabile. E’ possibile che il processo di cambiamento delle aspettative di vita avvenga in tre fasi distinte, la prima interesserebbe solo le speranze di vita di coloro che sono entrati sin da giovanissimi nel mondo occupazionale, la seconda solo coloro che sono impegnati in occupazioni faticose, e la terza interesserebbe una revisione più profonda delle attuali pensioni, con modifiche per tutti del meccanismo legato alle speranze di vita e che potrebbe concretizzarsi in vista delle prossime elezioni politiche del 2018.