Politica
Armando Siri: “Mai piegato il mio ruolo a scorrettezze”
È limpido, retto, ma anche allibito il Senatore Armando Siri della Lega. Senza avvisi di garanzia, solo macchina del fango
Le prime pagine dei giornali e dei Tg sono impazzite con la storia della presunta corruzione coi clan malavitosi siciliani nel campo dell’eolico, che avrebbero elargito prebende al Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture Armando Siri, per delle leggi ad hoc sui contributi di settore. Disposizioni normative che sarebbero dovute entrare nel Def 2018, e che però non esistono. Né tantomeno la procura di Palermo e di Roma, ora a capo del filone d’inchiesta sul Senatore Siri, ha prodotto nessuna prova sulla mazzetta di 30mila euro, di cui altri attori millantavano in talune intercettazioni.
Ideologo della Flat Tax, consigliere economico di Matteo Salvini ed ideatore della Scuola di Formazione, Siri è un filosofo pragmatico, una persona piena di visione, idee, progetti, che da anni porta avanti una battaglia culturale, fatta sui contenuti, e non entra mai nel linguaggio triviale dei social, nell’imbarbarimento mediatico, né presta sponda a speculazioni di alcun tipo. Lavora sul campo, in maniera aliena dalla superficialità imperante del tempo.
Ora, immaginate un uomo che non si è mai occupato del settore energia tantomeno dell’eolico, essere raggiunto dalle insistenti chiamate della stampa per sapere di un processo di cui non ha mai ricevuto avviso di garanzia, per una legge che ripetiamo non è mai passata, per fantasiosi denari ricevuti su prestazioni che ovviamente non ha fornito, e di cui non si hanno le prove. Altro che giustizia, qui siamo alla barbarie, all’impoverimento totale della cultura giudiziaria, in difetto dell’ABC del garantismo.
Eppure, tanto è bastato per far partire la macchina del fango, con anche il fuoco amico del M5S, evidentemente a digiuno di palcoscenico, ha trovato ghiotta l’occasione di calcare la mano giustizialista.
Ovviamente il diretto interessato è sbalordito: "Non so assolutamente niente, non ho idea di cosa siano tutte queste cose. Cado dalle nuvole, ma sono tranquillo. Non so se ridere o piangere. Io non mi sono mai occupato di eolico in tutta la mia vita. Sono senza parole. Sicuramente non c'entro niente con vicende che possano avere risvolti penali. Mi sono sempre comportato nel rispetto delle leggi".
E conclude Siri, mettendosi con l’aplomb che lo contraddistingue al servizio della verità: “Respingo categoricamente le accuse che mi vengono rivolte. Non ho mai piegato il mio ruolo istituzionale a richieste non corrette. Chiederò di essere ascoltato immediatamente dai magistrati e se qualcuno mi ha accusato di queste condotte ignobili non esiterò a denunziarlo.” Intanto sui social scatta l’hashtag #SiriResisti, in un profondo moto d’affetto i suoi fan fanno quadrato attorno a lui.
Twitter @andrewlorusso