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Boccia: "Sangiuliano basta bugie. Ci sono chat piccanti. Noi insieme al concerto dei Coldplay con l'auto blu. Lui è un pavido, mi diceva che non viveva più con la moglie"

di redazione politica

L'ex amante del ministro rincara la dose: "Ascoltavo il governo al telefono. Con la moglie, si facevano vedere insieme solo quando c'era la Rai a riprenderli"

Boccia: "Sangiuliano si faceva vedere con la moglie solo quando c'era la Rai a riprenderli, un pavido". Poi l'attacco a Meloni: "Ho un nome e un cognome"

Il caso Boccia-Sangiuliano non si spegne, l'ex amante del ministro della Cultura rincara la dose e lo fa con un'intervista fiume a La Stampa in cui svela nuovi dettagli e complica ulteriormente le cose per l'ex direttore del Tg2. La mancata "consulente" racconta parla apertamente della loro vita privata, dice che ascoltava il governo al telefono e spiega anche quale era il "vero" rapporto tra Sangiuliano e sua moglie. Boccia coinvolge anche la premier Meloni: "Sangiuliano - dice Boccia - mi aveva detto che non viveva più con la moglie. Da un po’. La moglie andava con lui solo se c’era la Rai a riprenderli. Ma io quand’era diventato così il mio matrimonio, ho avuto le palle di divorziare. Per dignità. Ma a questo governo non andava bene, no, vogliono altre narrazioni".

E dice che "la Meloni gli ha dettato la linea in tv". E sulle chat private di cui sarebbe in possesso replica: Io confermo che il ministro è un po’ confuso. Perché il giorno prima ha detto che nelle nostre chat potevano esserci solo delle foto carine, non compromettenti e qualche cuoricino o qualche emoticon carina. Con una persona con la quale ho una relazione - dice Boccia a La Stampa - non mi scambio solo delle foto innocenti ed emoticon. Semmai posso scambiarmi anche qualche messaggio più piccante". Boccia entra anche nel dettaglio e parla dei viaggi in auto blu. "Sono venuti a prendermi sotto casa e mi hanno riaccompagnato".

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E poi svela dettagli che rischiano di complicare ulteriormente la situazione per il ministro. Parla di lunghe trasferte in auto blu: "Siamo andati al concerto dei Coldplay, al concerto de Il Volo. Da Roma, siamo arrivati in macchina fino a Pompei. Siamo andati a eventi miei personali e privati, dove lui ha voluto presenziare. Un evento alla base dell’Aeronautica a Roma e un altro a Roma". Poi attacca Meloni, che l’ha chiamata in tv "questa persona": "Chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto e il dovere di difendere la propria dignità come ha fatto l’altra persona (Meloni ndr) quando ha interrotto una relazione profonda tramite un post sui social, dopo che il compagno (Giambruno, ndr) aveva violato un sentimento d’amore. Mi chiedo perché io vengo trattata con arroganza, additata senza nome e cognome".

Boccia poi torna sui documenti in suo possesso relativi al G7 della Cultura. "Ma Sangiuliano, tu lo sai benissimo quello che io ho in mano. Che fai? Io ho il decreto della mia nomina, lui lo aveva fatto, ce l’ho, c’era la sua firma sopra". Poi torna su Meloni: "Gli ha dettato la linea per la tv. E lui ha mandato giù la lezione a memoria. Poi ci è rimasto secco perché, mentre si preparava al Tg1, io ho fatto il post in cui rivelavo che mi aveva chiamato la sera prima: e lui poi lo ha dovuto ammettere in tv. Ma dico io, benedetto ministro: ma tu sei un pavido. Tu continui a dire bugie su bugie. Come ti muovi? Sai benissimo quello che io ho in mano. Quindi ti smentisco". Ma Boccia dice anche altro e lascia intendere di avere in mano molto di più di quanto fin qui svelato. "Ce ne stanno di cose sotto". Ci sarebbero anche registrazioni con frasi di lui che rivela di "dare lezioni" di storia alla premier.