Politica
La Boschi ha i messaggini del Conte prof. Ma si rifiuta di darli a Renzi
Ed è stata proprio Maria Elena a far conoscere i due facendoli uscire a pranzo nel 2013
"Buongiorno Matteo, lui è Conte". Fu la Boschi a presentare il premier a Renzi
Mentre la crisi di governo è ormai dilagata, con l'uscita di Italia Viva e il salvataggio del governo in Senato, con una fiducia strappata per solo qualche voto, si scopre da dove tutto è iniziato. Il Fatto Quotidiano svela da dove è partito il rapporto Conte-Renzi. Risale ad un pranzo a Roma nel 2013, a presentarli fu Maria Elena Boschi. “Buongiorno Matteo, ti presento il professor Giuseppe Conte”: quando Maria Elena Boschi porta a metà del 2013 il professor Conte dell’Università di Firenze al cospetto del sindaco di Firenze, Renzi non è ancora presidente del Consiglio, ma sta per candidarsi alle primarie del Pd per prendersi il partito e l’Italia con il benservito a Enrico Letta e il 40,8% alle Europee del 2014. Tutti volevano conoscere il “Royal Baby”, come lo chiamava Giuliano Ferrara.
Giuseppe Conte - prosegue il Fatto -ha sempre avuto un effetto divisivo tra Matteo e Maria Elena. Dentro Italia Viva si racconta che Renzi avrebbe chiesto più volte alla sua ex ministra i messaggini scambiati con Conte quando era solo un professore di Diritto. Renzi sperava forse di trovare in quegli sms, oltre ai complimenti per la nomina a ministro delle Riforme, una traccia di sostegno per le riforme stesse o di solidarietà per le polemiche su Banca Etruria. L’uscita sui giornali di qualcosa di simile (ove esistesse) avrebbe potuto incrinare l’immagine di Conte agli occhi del M5S.
Nell ’estate 2019, - prosegue il fatto - quando Matteo fa la mossa del cavallo e crea dal nulla il governo giallorosa, subito pone il veto al Conte- bis e mette in pista Raffaele Cantone (il pm che tuttora preferirebbe all’avvocato di Palazzo Chigi) e solo quando capisce che senza Conte rischia le elezioni con un Pd in mano a Zingaretti, Renzi capitola e rinvia la resa dei conti con Conte dopo la scissione del suo partito dal Pd. “Con Conte ci parla Maria Elena”è la frase che Matteo ha detto più volte in questi anni, sia quando è nato il governo giallorosa, sia quando si è parlato di farlo finire. In questa fase politica nulla è scontato. Il leader di Italia Viva ha una prospettiva individuale ben diversa da quella della sua capogruppo alla Camera.