Politica
Caos Fi, è guerra tra Carfagna e Ronzulli per il dopo Berlusconi
Una confusione più o meno annunciata quella che anima le fila di Forza Italia; se le elezioni europee dovevano unire le fila, oggi vi è il caos più totale
Una confusione più o meno annunciata quella che sta animando le fila di Forza Italia; se le elezioni europee dovevano unire i forzisti per evitare lo sprofondamento, ad oggi la situazione interna al partito risulta più instabile che mai.
A trainare le fila di quello che è un conflitto destinato a durare ancora per un po' sarebbero le quote rosa di Forza Italia, Mara Carfagna e Licia Ronzulli che non perdono tempo a battibeccare.
Da una parte la pima che aspira a prendere possesso del timone del gruppo, dall'altra la “regina” di Arcore, colei che tiene i rapporti con Salvini e organizza le presenze tv e l’agenda di Silvio, alle candidature.
Come spiega Il Fatto quotidiano, da una parte quindi la necessità di un leader che guidi il partito verso una rinascita, dall'altra uno staff che fa cerchio intorno a Berlusconi, confermato dalle oltre 500.000 preferenze alle Europee.
“Il risultato è stato portato a casa da Berlusconi, è solo merito suo, gli altri non hanno fatto nulla”, la risposta di Ronzulli. Reazione dei campani: “C’è un clima reso irrespirabile da chi, come Ronzulli, aspira a governare il partito senza alcun consenso.
Lo stesso Cavaliere cerca di mettere un freno a quella che è una spaccatura inevitabile arrivati a questo punto. “Basta! Il confronto nel partito non può essere dominato da attacchi personali che gettano discredito su collaboratori che ho scelto personalmente e godono della mia fiducia”.
Manovre interne, com e quella di tentare una raccolta di firme per chiedere a Silvio di nominare la Carfagna reggente unica, che hanno portato alla reazione di Antonio Tajani che difende Ronzulli e ruolo di leader di Berlusconi.
Leader di Fi che ha voluto mettere le cose in chiaro placando gli animi interni al partito come racconta Il Fatto Quotidiano: “Dovete darvi tutti una calmata. Soprattutto tu, Mara. Altrimenti prendo uno da fuori e lo faccio segretario. Così poi mi diverto io ...”, ha detto l’ex Cavaliere ancora una volta in difesa della Ronzulli e di Tajani.
Ecco così lo scenario di Forza Italia, un polverone dove quello che certamente manca è una vera e propria unità: Francesca Pascale anti-Salvini, gioca di sponda con Carfagna. Tajani fiancheggia con Ronzulli, entrambi sotto attacco. Mariastella Gelmini ha rassegnato le dimissioni da coordinatrice regionale a causa della tangentopoli lombarda. Poi ci sarebbe pure Giovanni Toti vero outsider contro tutti.
“Siamo la spina dorsale del centrodestra. Bisogna stare pronti perché presto si andrà al voto”, ci tiene a precisare il leader di Forza Italia annunciando il congresso in autunno, a ottobre. “E alla guida resto io” aggiunge.