CasaPound a Cesena nel mirino degli antifascisti con volantini intimidatori
La polemica sull'affitto di una sede a CP e la diffusione di materiale cartaceo che invita a reagire contro i "fascisti"
"Chi affitta i locali ai fascisti è complice del fascismo". Così esordisce un volantino diffuso in tutta Cesena in queste ore. La pietra dello "scandalo" sono dei locali che CasaPound è in trattativa per affittare al fine di insediarvi la nuova sede, la 105ma in Italia.
La notizia di tale trattativa ha fatto storcere il naso, per usare un eufemismo, alle associazioni antifasciste - o almeno a qualcuno che si trincera dietro questo appellativo e, in tutta la città, sono stati affissi i volantini di cui sopra. Nei volantini, viene scritto chiaro e tondo il nome dell'agente immobiliare proprietario dei locali per cui CPI è in trattativa, assieme al suo numero di telefono, la sua mail e il contatto dell'agenzia.
Il tutto seguito dalla frase: "facciamogli sapere come la pensiamo, le sedi fasciste non le vogliamo". Il volantino è firmato Antifasciste e antifascisti, secondo i quali "chi affitta i propri locali ad associazioni, partiti, gruppi che si richiamano al fascismo nè è complice, e non può pensare di ignorare o nascondere la propria responsabilità".
Lo stesso Partito Democratico tramite il consigliere comunale Filippo Rossini ha preso posizione: "Viva le antifasciste e gli antifascisti" ha scritto su un gruppo facebook, "che hanno scritto questo volantino. Chi non combatte è complice”. Ma, come segnala in un articolo Il Primato Nazionale, "c’è chi gli risponde così: 'Vedere un consigliere comunale che supporta la gogna contro un cittadino che ha l’unica colpa di affittare regolarmente un immobile è disgustoso'".
Comunque sia, è innegabile che i toni del volantino siano piuttosto aggressivi, e la pubblicazione delle generalità dell'agente immobiliare con tanto di telefono e contatto del proprio luogo di lavoro è piuttosto inquietante. Ci si può solo augurare che il tutto si risolva in una bolla di sapone, e che i volantini in questione non inducano qualcuno a passare dalle parole ai fatti...