Politica

Centrodestra, Berlusconi non vuole la vittoria della coalizione con Salvini

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Centrodestra, Berlusconi vuole governare con il Pd. Con Paolo Gentiloni premier

"Governare con la Lega? E magari con Salvini premier? Dai, non scherziamo. Silvio non lo permetterà mai". Parola di un parlamentare di Forza Italia di lungo corso che con Affaritaliani.it commenta il cammino della riforma elettorale in Parlamento. Il testo del Rosatellum 2.0 uscito dalla Commissione di Montecitorio, con quella quota predominante di proporzionale, sembra scritto apposta per arrivare ad un'alleanza tra il Partito Democratico e Forza Italia. La cosiddetta grande coalizione che tutti negano ma che molti vogliono, probabilmente con Paolo Gentiloni ancora a Palazzo Chigi.

E' del tutto evidente che l'ex Cavaliere nei fatti lavora contro l'ipotesi di un esecutivo con la Lega e Fratelli d'Italia. Prima di tutto perché ha paura che il Carroccio abbia pià voti di Forza Italia (ipotesi altamente probabile allo stato attuale) con Salvini pronto a rivendicare la guida del governo; in secondo luogo Berlusconi teme la rivolta del Partito Popolare Europeo, soprattutto della sua "padrona" (politica) Angela Merkel, in caso di alleaza con la destra cosiddetta xenofoba e populista, e soprattutto alleata a Strasburgo dell'Afd tedesca. La Cancelliera ha permesso l'elezione di Tajani alla presidenza del Parlamento europeo ma in cambio l'ex Cav deve assolutamente garantire che i partiti anti-Ue non salgano al governo, men che meno nel ruolo di premier. Anche il viaggio in Russia di Berlusconi, raccontano fonti qualificate, è stato tutto contro Salvini specialmente nei colloqui privati con il presidente Vladimir Putin.

Berlusconi punta al 15% ma per poter poi governare con il Pd e con i centristi di Alternativa Popolare (Alfano) e non vuole assolutamente che il Centrodestra vada troppo bene alle elezioni. Ecco perché ha preteso che la quota di collegi uninominali fosse solo del 36%, il più bassa possibile per evitare l'eventuale vittoria di Lega, Fi, Fdi e alleati. E infine Mediaset. La tutela delle aziende di famiglia, alle prese con le mire dei francesi di Vivendi-Bollorè, passa per un accordo con il Pd, e in particolare con Gentiloni, che già ha dimostrato di avere un canale privilegiato con Emmanuel Macron nella difficile partita su Fincantieri. Un eventuale premier Salvini, considerato ad Arcore "troppo esuberante", sarebbe assolutamente "pericoloso" per gli interessi della famiglia Berlusconi.