Politica

Forza Italia verso la scissione. Centrodestra finito, la verità

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Elezioni amministrative, Centrodestra diviso in tantissime città


Bolzano l'8 maggio. Poi Salerno, Latina, Novara, Torino e quasi certamente anche Napoli il 5 giugno, oltre ovviamente a Roma. Sono solo alcune delle tante città - la maggioranza dei comuni capoluogo di provincia - dove in questa tornata elettorale Forza Italia e la Lega (appoggiata da Fratelli d'Italia) andranno divise. La decisione di Silvio Berlusconi di convergere su Alfio Marchini anziché su Giorgia Meloni nella Capitale, dopo aver ritirato la candidatura di Guido Bertolaso, porta con sé conseguenze dirompenti a livello nazionale.

A questo punto siamo di fronte in modo plastico a una divisione del quadro politico in cinque poli distinti. Il Pd di Matteo Renzi, che si gioca tutto non tanto alle Amministrative ma soprattutto al referendum costituzionale di ottobre, il centro moderato e liberale di Berlusconi, Alfano, Casini, Verdini, Fini e gli ex montiani di Scelta Civica, la sinistra radicale che si sta unificando attorno agli ex Pd e a Sel (oltre a Rifondazione Comunista, la destra lepenista di Salvini e Meloni, il Movimento 5 Stelle orfano di Casaleggio che quasi certamente candiderà Luigi Di Maio a Palazzo Chigi. A questo punto bisognerà vedere cosa accadrà all'interno di Forza Italia.

Per il momento la parte 'nordista' che voleva l'accordo con Lega e Fdi ha incassato il colpo. Giovanni Toti, Mariastella Gelmini, Paolo Romani fanno quadrato e gettano benzina sul fuoco. Ma è del tutto evidente che se dalle urne uscisse un risultato pessimo per il partito dell'ex Cavaliere - e stando ai sondaggi è molto probabile che in molte città la lista di Forza Italia venga doppiata o triplicata da quella del Carroccio - a quel punto in molti tra gli azzurri, soprattutto a livello locale e non solo tra i vertici del partito, prenderebbero in seria considerazione l'ipotesi di lasciare Berlusconi per dar vita a una lista o movimento di Centrodestra che si allei alle prossime elezioni politiche con Salvini e la Meloni. Per il momento nessuno parla di scissione, ma a urne chiuse - salvo un improbabile miracolo berlusconiano - l'ennesima frattura in Forza Italia sarà quasi inevitabile.