Centrodestra, Noi con l'Italia senza Quagliariello e Udc
Noi con l'Italia, gli ex Dc all'attacco (con ironia)
In mattinata è stata presentata la nascita di un nuovo partito "Noi con l'Italia": mancano Gaetano Quagliariello (leader di Idea) e l'Udc. Il primo non aveva nessuna voglia di fondare un nuovo partito (era disponibile a creare una federazione di movimenti, quindi, si è tirato fuori all'ultimo momento), i secondi sono determinati a mantenere il simbolo dello scudocrociato nella corsa al Parlamento. Per i fittiani è il terzo partito da quando sono fuoriusciti da Forza Italia: ora però sono alleati con i berlusconiani. C'è il rischio di non raggiungere quota tre per cento? "Siamo una quarta gamba liberale e moderata - ha spiegato Raffaele Fitto - Questo è un progetto a lungo termine. Non si esaurisce tutto nelle prossime elezioni". "Forse non hanno guardato i sondaggi - ironizza Salvatore Ruggeri - Non ci hanno nemmeno avvertiti che le trattative erano chiuse". La presentazione della nuova formazione politica che sosterrà la coalizione di Berlusconi-Salvini-Meloni è avvenuta nell'Hotel Minerva: aderiscono Raffaele Fitto (Direzione Italia), Enrico Costa, l'ex Ap Maurizio Lupi, Saverio Romano (Cantiere popolare), Enrico Zanetti (Scelta civica), Flavio Tosi (Fare!)".
“Questo soggetto non dev’essere un simbolo di partito politico vuoto: dev’essere un contenitore di persone- ha dichiarato Flavio Tosi - Lo stesso nome fa capire che è una sorta di lista civica nazionale, diversa dai partiti tradizionali. È qualcosa che ridà fiducia agli elettori, che unisce i territori, che vede rappresentata tutta l’Italia. Lo scopo di questa iniziativa è di unire il centrodestra. A differenza del centrosinistra, che si contraddistingue per continue divisioni e scissioni, il centrodestra deve avere l’intelligenza di unirsi. Deve garantire la logica dell’alternanza e perché questa ci possa essere, è importante che l'area liberal popolare sia compatta.
Gli elettori del centrodestra si aspettano questo da noi. Con una legge elettorale come il Rosatellum, che purtroppo è più proporzionale che maggioritaria, a maggior ragione è importante questa unità del centrodestra, l'unica condizione che consente di vincere e governare da soli. Non credo ci sia da fare una competizione al ribasso all’interno della coalizione, il punto è il valore aggiunto che si porta, puntando non al 3% nel 36% degli attuali sondaggi, ma arrivando tutti insieme oltre il 40%: questo risultato si ottiene non creando rivalità interne, ma allargando il consenso all’esterno. Tra astensionismo e voti ai Cinque Stelle, oggi due terzi degli elettori o votano contro il sistema o non vanno a votare: a loro noi dobbiamo restituire fiducia e speranza, perché c’è una proposta politica nuova e diversa”.
Alla conferenza stampa di presentazione, oltre a Tosi erano presenti Raffale Fitto (presidente), Enrico Costa, Maurizio Lupi (coordinatore nazionale), Saverio Romano (vicepresidente) ed Enrico Zanetti. Il simbolo è un cerchio blu con una scritta bianca “Noi con l’Italia” e sotto c’è una striscia tricolore. Quelli che non hanno radici democristiane come Enrico Costa e Zanetti hanno deciso di non cedere alle condizioni di Cesa: non ci pensano proprio a confluire in una lista che ha come simbolo quello della vecchia Democrazia Cristiana. Il risultato è che Udc, Udeur e Cdu, che non intendono rinunciare allo scudocrociato, ora dovranno correre da soli.
"Dopo settimane di annunci, nasce ufficialmente la cosiddetta 'quarta gamba' del centrodestra - annunciava ieri il comunicato ufficiale - E' l'inizio di un percorso politico ambizioso e fondamentale - spiegano i fondatori - per rafforzare la coalizione e dare maggiore rappresentanza alle istanze liberali, popolari, conservatrici e autonomiste". Dall'Udc arrivano le frecciatine. "Se si dà uno sguardo ai sondaggi non mi sembra che da soli siano così agevolmente al tre per cento - insiste il senatore Salvatore Ruggeri - Noi andremo avanti col nostro simbolo".