Politica

Condono Ischia, "giubilo Toninelli. Pd chiese lo stralcio, Conte tirò dritto"

Di Alberto Maggi

Condono Ischia, parla l'ex capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci

"Il Pd si dichiarò disponibile a votare il decreto su Genova, a patto che venisse stralciato l’articolo 25 su Ischia. Così ovviamente non andò..."


"Il famoso decreto Genova arrivó in Parlamento intorno alla metà di novembre del 2018 ed allora scoprimmo con una certa sorpresa il famigerato articolo 25, un condono per Ischia a tutti gli effetti, che si richiamava alla legge dell'85 ovvero quella a maglie più larghe, che sostanzialmente avrebbe permesso in questo modo di sanare sostanzialmente tutto", racconta ad Affaritaliani.it Andrea Marcucci, ex capogruppo al Senato e consigliere della Fondazione Einaudi, in merito alle polemiche sul cosiddetto condono per Ischia del governo Conte I a seguito della tragedia di sabato scorso sull'Isola campana.

"La seduta del Senato fu molto tempestosa, anche a causa dei gesti di giubilo del tutto ingiustificati dell’allora ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli ed il provvedimento passò con la nostra sola opposizione, con l’astensione di Forza Italia e con il voto favorevole di Fratelli d’Italia".

"Io - sottolinea Marcucci - intervenni in discussione generale ed in dichiarazione di voto il Pd si dichiarò disponibile a votare il decreto su Genova, a patto che venisse stralciato l’articolo 25 su Ischia. Così ovviamente non andò, il Presidente Giuseppe Conte proseguì tranquillamente l’iter di quel provvedimento nefasto per l’isola".

"Definii quella legge una ‘porcheria’, un giudizio che mi sento di ribadire oggi. Conte avrebbe fatto meglio a non tornare sulle decisioni di allora, provare a raccontare di nuovo un’altra bugia, a poche ore dalla nuova tragedia di Ischia, è stato sicuramente un comportamento di cattivo gusto, altro che sciacallaggio", conclude l'ex capogruppo Dem a Palazzo Madama.