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Conte: "Allentare regole fiscali o abbandonare il sogno europeo"

Conte alza i toni: "Allentare le regole di bilancio o faremo a meno dell'Europa". Poi la precisazione di P. Chigi: nessun riferimento alle regole di bilancio

Coronavirus, Conte: allentare regole fiscali o fine Ue

“La Germania non ha vantaggi se l'Europa sprofonda nella recessione. Dobbiamo sviluppare gli strumenti fiscali necessari. Non pretendiamo che la Germania e l'Olanda paghino i nostri debiti. Ma vanno allentate le regole di politica fiscale, altrimenti dovremo cancellare l'Europa e ciascuno farà le cose per proprio conto". Lo ha affermato sugli Eurobond il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una intervista alla 'Bild'.

Per Conte c'è bisogno degli Eurobond perchè "abbiamo bisogno di potenziare gli strumenti attuali e di strumenti nuovi. Questo è un problema europeo". In caso di fallimento, la delusione non sarebbe solo per l'Italia, "ma per tutti i cittadini europei".   "Io - proseguo  Conte - non devo convincere i tedeschi, i tedeschi devono convincersi da soli. Alla fine non possiamo dire: 'L'operazione è riuscita, ma il paziente è morto'".   Conte assicura che i conti pubblici italiani sono in ordine e che, per l'emergenza coronavirus, Usa e Cina hanno stanziato il 13% del loro pil.

Coronavirus, la precisazione di Palazzo Chigi: "Nessun riferimento a regole di bilancio. Se faremo da soli a rischio sogno Europa" 

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Nell’intervista odierna alla 'Bild' il Presidente Conte non ha fatto alcun riferimento alle regole di bilancio europee, come è stato erroneamente riportato in serata da alcune agenzie di stampa. Lo chiarisce palazzo Chigi.   Questo il virgolettato esatto delle parole di Conte: “In Germania potete avere tutto lo spazio fiscale che volete, ma non potrete mai pensare di affrontare un'emergenza sanitaria, economica, sociale di così devastante impatto con il vostro spazio fiscale. È nell'interesse reciproco che l'Europa batta un colpo, che sia all'altezza della sfida, altrimenti dobbiamo assolutamente abbandonare il sogno europeo e dire ognuno fa per sè ma impiegheremo il triplo, il quadruplo, il quintuplo delle risorse per uscire da questa crisi e non avremo garanzia che ce la faremo nel modo migliore, più efficace e tempestivo".   Il ragionamento di Conte, quindi - prosegue palazzo Chigi - è che se l’Europa non si darà strumenti finanziari all’altezza della sfida, come gli Eurobond, l’Italia sarà costretta a far fronte all’emergenza e alla ripartenza con le proprie risorse. Ma le risposte nazionali rischiano di essere meno efficaci rispetto ad un’azione coordinata europea e possono mettere a repentaglio il sogno europeo.

Per Conte, con questa emergenza, l'Europa non può mantenere una visione "economicistica", ma deve guardare alla dignità umana e ai padri dell'Europa come Schumann, Adenauer, De Gasperi.   Sull'esperienza italiana per il coronavirus, Conteafferma che l'Italia è "pioniera" e suggerisce di usare sempre "la massima trasparenza. Spero che l'Italia stia uscendo dalla crisi, ma dobbiamo stare attenti che non si crei un contagio di ritorno".   Conte fa i migliori auguri di guarigione al premier britannico Johnson.

Alla domanda su come la Germania possa aiutare l'Italia, Conte risponde che "il coronavirus è come il vento, prima o dopo può arrivare ovunque. I Paesi europei devono aiutarsi a vicenda".

Coronavirus: stasera vertice da Conte in vista Eurogruppo  

Secondo quanto si apprende questa sera e’ previsto un vertice al quale parteciperanno tra gli altri, oltre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il responsabile dell’Economia, Roberto Gualtieri e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Proprio tra Gualtieri e Di Maio due giorni fa c’e’ stato in Cdm un confronto sul decreto che garantira’ liquidita’ alle imprese. Il provvedimento e’ ora a palazzo Chigi per le ultime limature. Per ottenere le garanzie per 50 miliardi all'export, a cui nel 2021 si aggiungeranno 200 miliardi per nuovi investimenti, con il ministro dell'Economia “non c'è stato alcun braccio di ferro, ma solo un confronto orientato a garantire la massima efficacia al modello di intervento”, ha spiegato oggi al ‘Sole 24 ore’ il responsabile della Farnesina. Sul tavolo di questa sera c'e' ora soprattutto la discussione sulle 'ricette' dell’Unione europea per uscire dall’emergenza coronavirus.    

Ieri durante l’Eurogruppo i Paesi membri della Ue non sono riusciti a raggiungere l’accordo. La riunione e’ stata aggiornata a domani, con l’Olanda sempre piu’ nel mirino di Paesi come l’Italia e la Francia che puntano sull'emissione di bond garantiti dal debito comune per finanziare le spese della ripresa economica. Una delle condizioni dei paesi ‘rigoristi’ sarebbe quella di sbloccare il negoziato sul fondo salva-Stati. Roma ha gia’ fatto sapere di non voler utilizzare il Mes, considerato – soprattutto dal premier Conte e dal Movimento 5 stelle - uno strumento non idoneo, anche se venissero attenuate le condizionalita’. “L’Unione europea – questo il nuovo 'richiamo' arrivato oggi dal premier Conte - deve essere all'altezza del suo ruolo per affrontare la sfida che ha di fronte in questa fase e per farlo e' chiamata a compiere un deciso cambio di passo dal punto di vista politico e sociale".

“Se vogliamo – l’appello del premier all’Unione europea - preservare la nostra casa comune, e' il momento di ragionare come una squadra. Solo cosi' potremo competere, virtuosamente, con gli altri attori globali nell'immane sfida sociale ed economica che seguira' la crisi sanitaria”.