Politica

Conte gela il Pd: "Gli elettori si mobilitano con l'etica, no con ammucchiate"

Il leader M5s: "Non mi si può chiedere di essere corresponsabile andando in coalizione con loro in quei territori in cui non è stata ancora fatta pulizia"

Conte, messaggio al Pd: "Gli elettori si mobilitano con l'etica, non con le ammucchiate"

Il presidente del Movimento cinque stelle Giuseppe Conte monitora la riunione in corso a Bari per individuare un possibile candidato sindaco condiviso nel centrosinistra e, in una intervista a La Stampa sul cambio di fase garantito dal governatore della Puglia Michele Emiliano, dice: "Mi riterrò soddisfatto nella misura in cui sarà applicato il patto per la legalità che abbiamo preparato e messo a disposizione di tutti, per prevenire malaffare e infiltrazioni. Il M5S è in una fase nuova, non rimane alla finestra a urlare 'onestà' e inveire contro il sistema: ci affidiamo alle nostre competenze per cambiarlo il sistema, e aggredire tutte le incrostazioni di potere clientelare".

E precisa: "Il tema è: chi si professa progressista può accettare che ci siano territori in cui dilaga la malapolitica, dominati da gestioni clientelari e acchiappavoti che cambiano casacca ad ogni elezione? O vogliamo scimmiottare l'indifferenza a questi temi del centrodestra?". Alle parole dell'ex ministro dem Andrea Orlando, che ha parlato del trasformismo come di un problema trasversale, si difende: "Noi non abbiamo mai accettato transfughi da altri partiti, ma, non essendoci vincolo di mandato, non possiamo fare nulla se un nostro eletto si lascia ammaliare dalle sirene di altri. Orlando ragiona male: è il suo partito che prima ha spalleggiato la scissione di Di Maio e poi alle Politiche ha accolto lui e altri fuoriusciti dal M5S, alimentando il trasformismo. Dopodiché, è certo che l'esperienza del passato ci ha indotto ad essere ancora più attenti nella selezione della classe dirigente. Ritengo meschine le accuse di opportunismo e sciacallaggio che anche alcuni commentatori ci riversano addosso. Il punto è che c'è un'ampia fascia di elettori che non va più a votare: la possiamo mobilitare solo mostrando rigore e sensibilità per la legalità e l'etica pubblica, non semplicemente facendo appelli all'unità e invocando ammucchiate".

"Noi siamo i più grandi costruttori di un'alternativa forte e credibile a questo governo di centrodestra che porta sempre più in basso l'Italia e impoverisce famiglie e imprese. Altrimenti - continua Conte - a Bari ci saremmo limitati a ritirare i nostri assessori, anziché preparare un patto che speriamo sia il cuore di una rigenerazione della politica non solo in Puglia".

Sul lavoro condiviso con il Partito democratico, spiega ancora: "Lavorare insieme non significa abbassare l'asticella su principi e valori che dovrebbero essere condivisi anche nel Pd - e ancora - Incalzare il Pd sulla scelta fatta da Enrico Letta e confermata da questa segreteria di inviare armi ad oltranza all'Ucraina non può essere ridotto a opportunismo elettorale. Risponde a una visione geopolitica: noi riteniamo che sia necessario non appiattirsi sulle indicazioni belligeranti prese nei vertici Nato. Su questo rivendico un confronto con chiunque voglia lavorare con noi per un'alternativa di governo". 

Interrogato su una possibile questione morale nel Pd, il leader del Movimento 5 Stelle dice: "C'è una questione morale nel Paese e si è posta anche all'Europarlamento. Dilaga nel centrodestra, dove da Nord a Sud sono tanti i casi di malapolitica: basti leggere le ragioni dello scioglimento per mafia di Anzio e Nettuno, o ricordare l'arresto di un esponente di Fratelli d'Italia a Palermo. Il tutto nell'indifferenza di Giorgia Meloni che non dice una parola nemmeno dinanzi alle accuse gravi e circostanziate mosse alla ministra Santanché".

E nel Pd? "Non mi si può chiedere di essere corresponsabile andando in coalizione con loro in quei territori in cui non è stata ancora fatta pulizia". A proposito di Europee, "il nostro obiettivo è avere un buon numero di europarlamentari per essere determinanti nella scelta dei prossimi vertici europei. All'indomani del voto chiariremo la nostra posizione: è evidente comunque che ci batteremo per un'agenda sociale europea. È prematuro parlare di candidature. Soprattutto senza nemmeno conoscerne ancora l'agenda". Il gruppo al quale aderiranno i suoi, dice onte, "sarà un gruppo progressista".