Politica

Conte-Landini, nasce l'asse contro la manovra. Il M5S "frega" il Pd (nel caos)

Di Alberto Maggi

M5S e Cgil, fronte comune contro la Legge di Bilancio e il governo di Centrodestra

Ora il M5S è diventato il vero partito di sinistra. La svolta sulla manovra


"Abbiamo confermato il nostro giudizio negativo sulla manovra", ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro tra governo e sindacati sulla Legge di Bilancio. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte a Torino: "Vedo un'Italia capovolta, governo contro i bisognosi".

La bocciatura totale, senza se e senza ma, della manovra sta creando un nuovo asse, quello tra Landini e l'ex premier pentastellato. Non solo, è probabile che i 5 Stelle aderiranno alle manifestazioni della Cgil che ha confermato gli scioperi dal 12 al 16 dicembre proprio contro la Finanziaria del governo Meloni. E' vero che il numero uno M5S ha incontrato anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, ma è con Landini che la sintonia è totale. Stessi argomenti per bocciare la manovra, in particolare per la sforbiciata al reddito di cittadinanza, per l'esigua riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti e per l'assenza di investimenti.

Politicamente Conte sta giocando una partita molto importante e con una grande abilità, dopo aver superato in tutti i sondaggi il Partito democratico, stringe un'alleanza nel nome del no alla Legge di Bilancio con il principale sindacato (in parte anche la Uil, mentre la Cisl ha toni meno duri con il governo) e, di fatto, si conferma sempre di più come punto di riferimento per il mondo della sinistra e come forza di opposizione al Centrodestra e in particolare a Fratelli d'Italia e a Giorgia Meloni.

La mossa di Conte è particolarmente furba e tempestiva perché avviene proprio mentre il Pd è sempre più lacerato dal dibattito congressuale, diviso dalla sfida tra i due principali candidati alla segreteria: Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Enrico Letta, ormai dimissionario, è di fatto incapace di avere una linea comune e di rappresentare le istanze di chi si oppone al governo. Siamo quindi di fronte a una svolta politica importante: l'asse Landini-Conte contro la manovra potrebbe essere il passo finale che porta il M5S a essere la principale forza di sinistra e di opposizione, il tutto con il Pd in crisi di identità, lacerato e schiacciato tra i pentastellati e i liberal del Terzo Polo Calenda-Renzi.