Politica
Cop 26, l'annuncio inatteso di Cina-Usa: "Abbattiamo emissioni entro il '30"
Greenpeace nota che la bozza "non riconosce i combustibili fossili come prima causa della crisi climatica e non si impegna in azioni tangibili"
Da Glasgow la bozza del documento finale della Cop26: mantenere l'aumento della temperatura media globale sotto ai 2 gradi Celsius e limitare l'aumento della temperatura sotto gli 1,5 gradi Celsius. Ma per Greenpeace è poco
Gli Stati Uniti e la Cina hanno rilasciato una rara dichiarazione congiunta in cui si impegnano ad agire sui cambiamenti climatici e mantenere gli impegni per un aumento della temperatura di 1,5 gradi. Il documento, intitolato "Rafforzare l'azione per il clima nel decennio del 2020", impegna i due Paesi a sviluppare strategie a lungo termine per raggiungere la neutralità. Xie Zhenhua, il principale negoziatore sul clima della Cina, ha spiegato che la dichiarazione impegna i due paesi alle "misure concrete che prenderemo" per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. "Ci siamo impegnati ad adottare azioni climatiche rafforzate al fine di raggiungere l'obiettivo dell'accordo di Parigi e rafforzarne l'attuazione", ha aggiunto a Glasgow.
I negoziatori al lavoro a Glasgow, al delicatissimo vertice sul clima delle Nazioni Unite, hanno pubblicato una prima bozza del "testo della decisione finale" della COP26, un accordo che è già stato 'bollato' dagli ambientalisti come "eccezionalmente debole".
Greenpeace ha notato che il documento non riconosce che i combustibili fossili sono la causa principe della crisi climatica e non si impegna in azioni tangibili per porre fine alla dipendenza globale da carbone, petrolio e gas.
Il piano sollecita migliori piani climatici per il 2030 da presentare entro la fine del 2022 in modo da raggiungere 1,5 C di surriscaldamento del pianeta e chiede una più rapida eliminazione graduale dei sussidi al carbone e ai combustibili fossili. Adesso i negoziatori di quasi 200 Paesi lavoreranno sulla bozza, che è stata diffusa dall'agenzia Onu per il clima, in modo da raggiungere l'accordo finale prima della fine del vertice, prevista per venerdì.
Cop26, bozza finale: ridurre emissioni CO2 del 45% al 2030
La bozza di documento finale della Cop26 "riconosce che limitare il riscaldamento globale a 1,5 C al 2100 richiede rapide, profonde e sostenute riduzioni delle emissioni globali di gas serra, compreso ridurre le emissioni globali di anidride carbonica del 45% al 2030 rispetto al livello del 2010 e a zero nette intorno alla meta' del secolo".
Riaffermare l'obiettivo globale a lungo termine di mantenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali e proseguire gli sforzi per limitare l'aumento della temperatura sotto gli 1,5 gradi Celsius.
Nella bozza pubblicata oggi si "riconosce che gli impatti del cambiamento climatico saranno molto inferiori all'aumento della temperatura di 1,5 gradi rispetto a 2 gradi Celsius" e, per questo motivo, si decide "di proseguire gli sforzi per limitare l'aumento della temperatura", "riconoscendo che ciò richiede un'azione significativa ed efficace da parte tutte i Paesi in questo decennio critico sulla base delle migliori conoscenze scientifiche disponibili".