Politica
Coronavirus, Conte: "No lockdown generale. Italia divisa in 3 aree a rischio"
Italia divisa in 3 aree per criticità: a seconda della situazione si prenderanno misure adeguate. No lockdown. In tutto il Paese 50% Tpl
Italia divisa in 3 aree di rischio. È questa la novità più rilevante che ci sarà all’interno del Dpcm, prossimo alla licenza. Tre aree e altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive. Ad annunciarlo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante le comunicazioni in aula alla Camera sulla situazione epidemiologica e sulle misure per fronteggiare l'emergenza da Covid-19, spiegando che l’inserimento di una regione in un’area avverrà con ordinanza del ministro della Salute e "dipenderà dal coefficiente di rischio raggiunto". È una strategia che prende corpo “alla luce dell'ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni dove siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità" delle Regioni, ha sottolineato il Capo del governo. "Per questo motivo adotteremo una decisione per interventi modulati sulla base di rischi elevati sul territorio sulla base di criteri scientifici. Introdurremo un regime differenziato basato su differenti scenari regionali", ha spiegato Conte.
"Ho prospettato ai leader delle opposizioni un tavolo di confronto col governo. Al momento questa proposta è stata rifiutata, se ci fossero ripensamenti posso confermare che la proposta del governo permane immutata e non sottende una confusione di ruoli o sovrapposizione di responsabilita': il governo e' consapevole della piena responsabilita' di ogni sua decisione", tende la mano alle opposizioni un'altra volta il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando alla Camera dei deputati. "La curva corre in ogni continente. L'Ue all'interno di un quadro globale e' una delle aree piu' colpite dall'urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l'incremento di casi Covid e' stato di 150 contagi per ogni 100 mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione e' in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi", ha sottolineato il premier.
Per il premier l'evoluzione dell'epidemia risulta "molto preoccupante". Si va quindi verso uno scenario di tipo 4, "c'e' il rischio tenuta dei servizi sanitari in alcune regioni", ha specificato. "Il quadro e' grave su tutto il territorio nazionale" ma soprattutto in alcune regioni e province autonome, ha aggiunto. Per quanto riguarda le terapie intensive abbiamo poco più della metà dei posti letto attivati" sebbene il premier sottolineii che "Non stiamo subendo un'insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva ma registriamo un crescente preocupante affolamento negli altri reparti come le terapie sub intensive e le aree mediche in generale".
I dati "confermano che c'e' una rilevante differenza rispetto alla prima ondata" anche in termini di risposta sanitaria e presidi e equipaggiamenti medici. Inoltre "Sara' possibile far cresce la capacita' di screening: da 25mila al giorno di marzo a 200mila oggi, e potra' arrivare gia' nei prossimi giorni sino a 350mila test al giorno". "Non ci può essere dilemma tra protezione della salute ed economia. Tanto più saremo in grado di piegare la curva dei contagi tanto più potremo allentare le restrizioni", ha sottolineato il presidente del Consiglio. L'appello finale del premier è rivolto a tutto il Paese: "Nessuno puo' sentirsi esonerato da questa sfida di portata storica. Rinnovo l'invito a tutte le forze e le energie del Paese: restiamo uniti in questo drammatico momento, in nome dell'unita' e dei valori a fondamento del nostro quadro costituzionale", ha concluso.
LE MISURE PIU' IMPORTANTI DEL NUOVO DPCM
Mobilità
Limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio salvo esigenze di lavoro, studio e salute.
Scuola
Nelle aree territoriali in cui la soglia dell'indice Rt non risulti fuori controllo, la didattica in presenza, con particolare riferimento ai nidi, alle scuole per l'infanzia, alla scuola primaria e secondaria di primo grado, assicurando di conseguenza allo stesso tempo screening periodici, tamponi veloci a personale scolastico, Ata e ad alunni.
Trasporti
Riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali in tutto il territorio nazionale.
Tempo libero e consumi
Chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione delle farmacie e parafarmacie, negozi e generali alimentari, tabacchi e edicole che sono all’interno di questi centri commerciali.