Politica
Coronavirus, "Le scuole non riaprono più. Si torna a settembre, servono 3 mld"
Il sottosegretario all'istruzione De Cristoforo: "Si faranno turni nelle classi con sessioni alla mattina e al pomeriggio, sabati compresi"
Coronavirus, le scuole non riaprono più. Si torna a settembre, servono 3 mld
L'emergenza Coronavirus continua in Italia, e se per le aziende si prevede una riapertura graduale a partire da maggio, per la scuola il tempo è già scaduto, non si riapre più fino a settembre. E' questa ormai la linea del governo con il parere del comitato tecnico-scientifico. "La lezione a distanza non può bastare". Sono le parole del sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe De Cristofaro - si legge su Repubblica - che, negli ultimi tempi critico con l’agire della ministra e pronto a ricordare come il Consiglio superiore di sanità, per voce del suo presidente Locatelli, abbia detto esplicitamente che è il caso «di posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno». Se ne riparla a settembre, sì, partita chiusa. Come ripartire, allora? Il sottosegretario De Cristofaro dice: "Bisogna fare tutti gli sforzi possibili per riportare in classe docenti e discenti. La didattica a distanza ha colmato il vuoto, ma ogni giorno amplifica le disuguaglianze che già a scuola esistono. Il ministero deve insediare al più presto una task force e costruire un cronoprogramma per i prossimi quattro mesi e mezzo. È il momento di trovare tre miliardi per la scuola italiana, che nelle ultime stagioni ha avuto scarsa attenzione".
"Le ipotesi da percorrere - prosegue - per garantire le distanze sociali tra gli studenti, i 900 mila insegnanti e i 200 mila amministrativi impegnati: turni in classe mattina e pomeriggio o, dove non si può, lezioni miste in aula e a casa, quindi lezioni più brevi, utilizzo del sabato per la didattica e cantieri aperti in estate per recuperare classi ed edifici che hanno bisogno di interventi non strutturali. Per fare tutto questo servono risorse nuove. Tre miliardi, almeno. Task force e cronoprogramma".