Politica

Crisi, l'Europa si è spaccata. L'Italia ora minaccia di non condividere il gas

La decisione della Germania di fare da sola e mettere uno scudo di 200 mld sul caro bollette ha generato un allarmante tutti contro tutti in Ue

Crisi energetica, Germania verso la recessione e Italia al bivio

La situazione a livello internazionale si complica sempre di più, la crisi energetica sta mettendo in ginocchio le Borse mondiali e l'Europa è sempre più spaccata al suo interno. L'ultimo Consiglio Ue del presidente Draghi che si terrà a Praga nel weekend si preannuncia come un appuntamento chiave per il prossimo futuro dopo la decisione presa ieri dalla Germania di mettere 200 mld sul caro bollette mostrando al resto dell'Europa la chiara intenzione di voler fare da sola, spalleggiata dall'Olanda. "La Germania sbaglia. La soluzione resta il tetto al prezzo del gas". Draghi - si legge sul Corriere della Sera - conosce bene i tedeschi per averli frequentati. Da marzo insisteva perché l’Unione applicasse il price cap e con il passare del tempo ha intuito che sarebbe stato arduo raggiungere l’obiettivo. La prova l’ha avuta ieri, con lo «scudo» deciso da Berlino che giudica un «triplice grave errore»: mina la solidarietà europea, distorce il mercato e farà esplodere il debito tedesco senza risolvere il problema.

Adesso - prosegue il Corriere - quelli che si configurano come aiuti di Stato potrebbero produrre delle conseguenze: perché, venendo meno la solidarietà europea, l’Italia potrebbe decidere a sua volta di non condividere la riserve di gas stoccate e chiudere il rubinetto. Mettendo in difficoltà Berlino. Ma in questa fase è Roma a essere sotto pressione, proprio nel momento della transizione tra il governo Draghi e il futuro governo Meloni. Contatti prima del vertice tra il premier uscente e la leader di Fdi per condividere una linea politica. Le parti hanno convenuto sul rischio incombente — oltre che per le famiglie — per le imprese italiane, che dovrebbero affrontare un mercato drogato, impossibilitate a competere con le aziende tedesche, dovendo pagare l’energia a costi nettamente superiori. "In questo modo salta il nostro sistema produttivo", ha commentato allarmato uno dei consiglieri di Meloni.