Politica
Putin più forte di Mattarella e del Covid. Unità nazionale, FdI con Draghi
Guerra Ucraina, le conseguenze dell'invasione russa sulla politica italiana
Effetto guerra, anche Meloni al fianco di Draghi. Ora è davvero unità nazionale
Sergio Mattarella non ci era riuscito. Nemmeno il Covid. E neanche la necessità di non perdere i fondi europei e attuare il Pnrr. Invece, l'unico in grado di mettere insieme tutte le forze politiche italiane rappresentate in Parlamento, compresa Fratelli d'Italia all'opposizione dell'esecutivo guidato da Mario Draghi, è stato Vladimir Putin. L'invasione dell'Ucraina da parte delle forze armate russe ha compattato come non era mai successo tutti i partiti italiani. Tutti uniti, almeno per ora, al fianco del presidente del Consiglio.
Prima della partenza per il Cpac 2022 di Orlando in Florida, il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha inviato questo sms al presidente del Consiglio Mario Draghi: "Presidente sto partendo per gli Usa e non ci sarò domani all'informativa che, come sai, avevamo sollecitato già prima della degenerazione. Credo sia comunque un segnale importante per i nostri rapporti atlantici non annullare la mia presenza al Cpac. In un momento drammatico come questo - prosegue - da forza di opposizione patriottica, ci tengo ad esprimerti la massima collaborazione mia e di Fratelli d'Italia per ogni passo che si intenderà prendere al fianco dei nostri alleati, a difesa del diritto internazionale e dell'integrità territoriale dell'Ucraina", conclude Meloni.
Anche Matteo Salvini, in passato accusato di simpatie filo-russe, è stato netto e categorico: "Le polemiche interne, dal catasto al Mes, dopo le immagini di stanotte, lasciano il tempo che trovano. L'emergenza e' salvare il pianeta da una guerra senza senso. Coi bambini morti sotto le macerie chi fa polemica e' un piccolo uomo". E ancora: "Pieno sostegno al Presidente Draghi e a ogni iniziativa necessaria per portare ordine, pace e serenità”.
Anche Giuseppe Conte al fianco di Draghi e del suo competitor nei 5 Stelle il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "C'è forte preoccupazione per la popolazione ucraina, anche per gli italiani che sono lì, per una prospettiva che in questo momento non ha alcuna giustificazione. Siamo per una risposta ferma, coesa, unitaria, in particolare dell'Unione europea". Lo dice l'ex premier, Giuseppe Conte, in un punto stampa sulla crisi in Ucraina. "In ambito Ue si studieranno le reazioni che coinvolgeranno, ovviamente, il piano politico ed economico - aggiunge -. Poi valuteremo nel contesto europeo gli interessi nazionali, ma il Movimento 5 Stelle e tutta Italia deve essere unita in questa posizione, insieme alle altre democrazie europee e nel contesto atlantico".
Enrico Letta il più filo-americano di tutti ormai da settimane non ha alcun dubbio. "Gli europei sono stati più uniti di quanto si pensasse, anche sulle sanzioni. Anche stasera si riuniranno e decideranno un piano di sanzioni senza precedenti. La Russia non è una potenza economica, è una potenza energetica e militare. Dispiace che le sanzioni le pagherà la povera gente, ma servono per bloccare e evitare una escalation militare", ha aggiunto il segretario del Pd.
Nessuna apertura a Putin nemmeno da Forza Italia. "E' un invasione vera e propria, un atto da condannare senza alcun dubbio. L'occidente deve essere unto e rispondere con grande fermezza per stoppare l'escalation. L' obiettivo deve essere la pace, si deve scongiurare una vera guerra. Dobbiamo fare in modo che si possa arrivare alla pace, deve esserci spazio per la diplomazia, ma l'occidente non deve mostrare crepe per far capire alla Russia che non c'e' possibilita' di dividere l'Occidente .Le sanzioni devono colpire gli aggressori e per essere efficaci devono essere mirate". Lo afferma il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani.
"Inaccettabile l'attacco russo in Ucraina. Un pensiero alle vittime di questa assurda guerra e alle famiglie che stanno piangendo i propri cari. L'Italia sia come sempre al fianco di Europa e Stati Uniti in nome della liberta' e dei valori". Lo scrive il leader di Iv, Matteo Renzi, su Twitter. Anche Carlo Calenda è categorico: "La Guerra torna in Europa. L'Occidente deve essere compatto. Altrimenti si sbriciolerà. In Italia nessuna manovra parlamentare dei partiti di maggioranza contro il Governo Draghi deve essere più tollerata. E chi gioca a fare il filorusso vada all'opposizione ora".
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