Politica

De Benedetti show attacca Meloni ma lui distrusse l'italiana Olivetti

Di Giuseppe Vatinno

L'editore di Domani durante un dibattito con Elly Schlein a Modena attacca la premier: "Fenomeno da baraccone che non fa l'interesse del Paese"

De Benedetti fa lo show alla "Repubblica dei poveri". Ma si scorda del suo (discutibile) passato. Il commento 

L’età c’è, 88 anni suonati. Una propensione alla polemica acida e decostruttiva pure. Quindi non si può certo dire che gli show di Carlo De Benedetti siano delle novità. Ma quello di ieri alla festa di Domani, che sarebbe “la Repubblica dei poveri”, è sembrato eccessivo pure all’entourage dell’Ingegnere. L’occasione, se così si può dire, gli è stata servita appunto a Tempi radicali, titolo che già di per sé evoca i fulgori delle battaglie giovanili anche se ora la senescenza avanzata restituisce l’immagine di un uomo grasso, stanco e mal invecchiato che gira con in mano un libello pubblicato da Solferino come un Savonarola eporediense.

 Le frasi di YoganandaLa vignetta del saggio Yogananda per Affaritaliani.it 
 

L’argomento era nuovissimo, una cosa di cui non si è mai parlato e che naturalmente attira l’attenzione come la presenza di Marylin Monroe ad una festa di gay pervicaci e cioè “Una nuova sinistra è possibile”. Intervista doppia, perché c’era pure il nuovo santino progressista, la connazionale svizzera Schlein, che ha assunto i toni del ridicolo quando i due hanno cominciato a duettare squittendo l’uno all’altra in un giochetto melenso di rimandi, ammiccamenti e imbarazzanti mossettine. La moderatrice era una vecchia volpe di sinistra, purtroppo anche lei imbolsita e poco lucida, Daniela Preziosi.