Politica
Di Battista segue le orme di Beppe Grillo. Sbarca a teatro col caso Assange
"Colpirne uno per educarne cento" fa il sold out a Tor Bella Monaca
L'ex capitan futuro del M5s si butta sul teatro
Alessandro Di Battista si butta sul teatro. Come scrive il Giornale, "si prepara a girare l’Italia, passando da un teatro all’altro, per promuovere il suo spettacolo. Una vocazione confermata dal successo di pubblico e incassi nelle prime due serate nella Capitale: il primo e il 5 giugno Di Battista si è esibito al teatro di Tor Bella Monaca, quartiere romano. Sold out".
Il Giornale riporta il suo commento: "«1200 persone hanno assistito il 1 ed il 5 giugno al monologo “Assange, colpirne uno per educarne cento”. È un monologo che ho scritto e che ho messo in scena grazie ad una squadra fantastica. 1200 persone non sono poche, segno che il tema (contrariamente a quel che sostengono i giornalisti “mainstream” che celano la loro pavidità dietro alla scusa degli “ascolti”) interessa eccome. È un monologo che ripercorre la storia di Wikileaks ricordando tutto quel che l'organizzazione giornalistica creata da Assange e da altri attivisti ha pubblicato. Scoop sensazionali, notizie sconvolgenti, informazioni di indubbia utilità pubblica».
Ecco come viene descritto il suo spettacolo: "Alessandro Di Battista ripercorre a teatro le incredibili vicende del giornalista Julian Assange, fondatore del sito WikiLeaks e privato della libertà per aver fatto il suo lavoro: dare notizie.Dalla pubblicazione dei documenti segreti che provano i crimini di guerra di diverse nazioni, Stati Uniti in testa, alle denunce subite passando per gli anni da rifugiato politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra fino all’arresto e alla detenzione nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh".
E ancora: "Assange da 12 anni non vede la luce del sole e oggi rischia l’estradizione in USA ed il carcere a vita.Di Battista porta sul palcoscenico la sua storia, una storia che riguarda la libertà di stampa in occidente, dunque la nostra stessa libertà. Il tutto nel silenzio assordante dei media mainstream divenuti ormai pavidi, indolenti, conformisti. Nel mondo alla rovescia è più grave svelare i crimini che commetterli".