Politica
Di Maio su Alitalia: "Stiamo valutando altre offerte"
Il vice premier parla di nuovi interessamenti per la ex compagnia di bandiera
Di Maio su Alitalia: "Stiamo valutando altre offerte"
Sull'Alitalia "non ci sono cattive notizie, la notizia è che si stanno valutando altre offerte che si sono aggiunte al blocco originario Ferrovie, Mef, Delta. Al mio ritorno faremo il punto". Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio, arrivando al forum economico italo tunisino.
Alitalia: protestano i sindacati
Era nell'aria ed è andata così. Il termine per la presentazione della cordata che dovrà acquisire Alitalia evidentemente slitterà ancora. Nella giornata odierna non sono arrivati annunci di soluzioni e quindi siamo ancora davanti all'ennesima proroga che porterà l'Unione Sindacale di Base a dichiarare lo sciopero di 24 ore dei lavoratori del Gruppo Alitalia, il 21 maggio. Lo rende noto un comunicato Usb. Dai giornali - si legge nella nota Usb - si apprende che si tratterebbe di una "mini" posticipazione, di circa due settimane. Sarebbe ben più grave se le decisioni slittassero a dopo le elezioni.
La presenza di Delta nella futura NewCo è insufficiente e manca circa il 40% degli investimenti da parte di soggetti privati. La scelta del governo che punta al mercato però sta producendo non pochi problemi. USB ha da sempre suggerito la nazionalizzazione come miglior via d'uscita alla decennale crisi della Compagnia. E' la cosa più logica, la più semplice per svincolare il governo da prevedibili compromessi. La soluzione aperta all'ingresso dei privati viceversa porta a ipotizzare diversi scenari, tutti da verificare nella loro bontà, sia per l'effettivo impegno nel futuro dell'azienda sia per gli intrecci d'interessi che inevitabilmente accompagnano. Soggetti che si occupano di strade e aeroporti - sottolineano all'Usb - si affacciano alla negoziazione, non si capisce bene per necessità di chi, come ad esempio, sarebbe coinvolto Riccardo Toto concessionario delle autostrade abruzzesi dei Parchi. Anche il gruppo Atlantia è sullo sfondo e considerati gli affari che ruotano sull'aeroporto di Fiumicino e nel gruppo Autostrade Per l'Italia, ciò lascia non poche perplessità.
Si consideri anche che, nel passato, la presenza della società nel capitale Cai e Sai non ha di certo favorito il vettore quanto avrebbe potuto. I Commissari di Alitalia non nascondono né la fretta, né il nervosismo. Stefano Paleari nell'ultimo incontro con le organizzazioni sindacali ha confermato un andamento positivo dei ricavi e indici di performance in ripresa, la disponibilità di cassa a 486 mln e 197mln tra depositi IATA e cauzioni di garanzia per i leasing. Tuttavia è chiaro che la Compagnia non può reggere senza investimenti corposi e un piano industriale. Il boccino torna quindi in mano a FS, sarebbe sorprendente - si legge nel comunicato Usb - verificare che alla data odierna del 30 aprile, di essere ancora in alto mare per l'individuazione dei partners e per l'elaborazione di una strategia credibile entro fine maggio. Un dato è sicuro, nell'imminenza delle elezioni europee è evidente che i lavoratori non lasceranno alla politica questa cambiale in bianco. Nel frattempo, infatti, rimane aperta la CIGS a zero ore, tutti i problemi della gestione, i contratti e la questione degli scatti di anzianità congelati, i premi di produzione non corrisposti.