Politica

Difesa, Forza Italia avvisa la Lega: "Lasciamo lavorare Meloni e Tajani. Aumentare le spese militari"

"Salvini in piazza per la pace? Serve la massima coesione"

Di Alberto Maggi

"Aumentare gli investimenti in difesa crea anche sviluppo e posti di lavoro. Noi come Forza Italia siamo assolutamente a favore"


"E' un momento di grande tensione internazionale e serve la massima prudenza. Dobbiamo stare uniti e lasciar lavorare la presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri che stanno cercando di mediare per tenere unito l'Occidente e la Nato per garantire al nostro continente ancora un futuro di pace e sicurezza". Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vicecapogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani.it, commenta i gazebo organizzati dalla Lega e da Matteo Salvini l'8 e 9 marzo in tutta Italia per chiedere, oltre alla pace fiscale in Italia, la pace in Ucraina dicendo no alla produzione massiccia di nuovi armamenti come chiesto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

"Tutte le manifestazioni politiche sono legittime, Salvini fa le sue e noi le nostre. Forza Italia l'8 marzo sarà ad Ancona per una grande manifestazione, a cui parteciperà anche Roberta Metsola, in vista del congresso del Partito Popolare Europeo. Il Ppe, anche grazie a Forza Italia, sta imprimendo una svolta concreta alla politica europea. Ad esempio sul settore delle auto rispetto all'impostazione ideologica della sinistra. Noi andiamo avanti con la coerenza che ci ha insegnato Silvio Berlusconi. E’ anche necessario il potenziamento dell'industria della difesa e integrare sempre più i sistemi militari europei. Dobbiamo fare i compiti a casa per evitare di dipendere sempre dagli Stati Uniti che non possono mantenerci a vita", sottolinea l'esponente azzurro.

Nevi aggiunge: "Credo che Salvini vada in piazza soprattutto per la pace fiscale in Italia e la pace in Ucraina e, mi auguro, non contro la difesa comune europea. Noi rispettiamo tutti ma a livello internazionale l'Italia e anche l'Unione europea devono mantenere gli impegni presi con la Nato ed è giusto scorporare le spese militari dal Patto di Stabilità. Aumentare gli investimenti in difesa crea anche sviluppo e posti di lavoro. Noi come Forza Italia siamo assolutamente a favore. L'obiettivo è raggiungere il 2% del Pil in spese militari, serve un grande sforzo considerando anche le missioni internazionali, dal Libano e non solo, dove siamo presenti. Abbiamo un impegno preso con la Nato e va rispettato", conclude Nevi.

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